Juviles – Soportujar- Motril – Cantarrijan

Data: 3 marzo 2022

Luogo di partenza: Juviles

Luoghi intermedi: Trevelez, Pitres, Soportujar, Motril, Solobrena

Luogo di arrivo: Cantarrijan

Km percorsi: Km 167

Way points: sosta notte (parcheggio): N 36 44.905 W 3 46.618

Resoconto

Oggi si ricomincia il nostro tour dopo la sosta service.

Ci muoviamo dal parcheggio ma, mentre stiamo riprendendo la strada principale, in un posto dove non possiamo assolutamente fermarci per lasciare il passo ad altre auto, ci attraversa la strada, proprio davanti al nostro truck, un serafico gatto nero.

Dovete sapere che, sebbene non siamo assolutamente superstiziosi, in passato, un paio di volte, ci è capitata una circostanza simile e, la giornata, si è rivelata un assoluto disastro.

Oggi, vedere la “mini pantera nera” passare da un lato all’altro della strada, proprio davanti ad HungryWheels, ha suscitato in noi un pò di ilarità ma anche di reverenziale timore: chissà cosa ci riserverà questa giornata.

Imboccata la strada principale, abbiamo proseguito verso ovest, in direzione di Orgiva e dei villaggi già visitati nel 2018.

All’incrocio per Trevelez, invece che prendere una scorciatoia sterrata per raggiungerla, abbiamo preferito continuare sulla strada asfaltata: non vogliamo correre rischi!

Superato il paese, famoso per il suo prosciutto serrano, abbiamo continuato ammirando i panorami sulla gola e raggiunto Soportujar, il villaggio delle streghe!

Prima di giungere sul posto, una mail mi ha portato una notizia di carattere personale, che non avrei voluto ricevere: un sogno coltivato e nel quale ho creduto per tre anni , con quella notizia, si era appena infranto irrimediabilmente!

Parcheggiato il truck ad un chilometro dal centro abitato, con i pelosi, ed il morale sotto i piedi, siamo saliti lungo la strada ,incrociando una simpatica grotta, opportunamente arredata con manichini ed oggetti antichi, rifugio in tempi remoti, di donne considerate fattucchiere che professavano riti ed alchimie.

Anche in Spagna , oggi, è carnevale (giovedì grasso) e diverse famiglie con bambini, sono in giro a fare i turisti.

Superata la grotta, abbiamo raggiunto il centro del villaggio, accolti da una grossa testa di strega che si erge vicino ad una fonte.

Aggirandoci per le strade di Soportujar, ci siamo accorti che sono innumerevoli le decorazioni a tema che ornano le case ed i vicoli.

Un enorme serpente che punta in un vicolo stretto, una casa su zampe di rapace in un angolo del villaggio, una casa come quella di Hansel e Gretel, decorata con grandi finti dolciumi e molteplici streghe stilizzate sulle scope, sono solo alcune delle testimonianze, un pò turistiche, che è possibile ammirare trascorrendo del tempo in questo paese.

Non mancano ovviamente i negozi che vendono amuleti (ma io non sono superstiziosa e quindi certo non compero oggetti che scacciano il malocchio) e molte taverne opportunamente arredate, per rifocillarsi.

Terminata la visita del villaggio, siamo ripartiti verso la costa.

Raggiunta Motril, una cittadina che, in passato, ci ha ospitato diverse volte, siamo andati verso i luoghi di “soste notte” che già conoscevamo.

Ma il tempo passa , le cose cambiano (il più delle volte non come vorremmo) e …non dimentichiamo il gatto nero.

La sosta vicino alla Playa canina non esiste più: la spiaggia è stata allargata ed è rimasto solo un parcheggio per le auto.

Anche la sosta nel parcheggio di Playa Granada, qualche chilometro fuori dal centro di Motril, non è più fattibile : una sbarra ad altezza 2 m è stata posta per impedire l’accesso ai camper.

Un pò demoralizzati, sia per la notizia ricevuta , sia per l’impossibilità di sosta a Motril dove ci siamo sempre trovati bene, abbiamo ripreso il viaggio sulla costa, in cerca di un luogo per la serata.

Quest’anno, a causa della chiusura del Marocco, la Spagna è invasa da camperisti: li troviamo in ogni angolo possibile, accampati in stile “zingari”.

Sulla costa è un’apoteosi e penso che presto ritorneremo all’interno del paese.

Ma, ritornando a noi….

La tappa successiva che avevamo segnato negli anni passati è a Solobrena, il paese dopo Motril.

Non si trattava di un luogo incantevole ma di uno spiazzo vicino alla spiaggia, in mezzo ad un canneto.

Percorsi alcuni vicoli molto stretti per raggiunger il posto, solo una volta arrivati, abbiamo scoperto l’ennesima sbarra che impediva l’accesso a veicoli più alti di un’auto.

Il problema più grande comunque era rappresentato dall’impossibilità di fare inversione perché il vicolo finiva dove c’era la sbarra.

Dapprima, abbiamo cercato di fare una piccola opera di sfondamento fra le canne di bambù selvatico che erano a lato del vicolo, a limitare un campo, ma poi abbiamo desistito e, con calma, abbiamo affrontato la retromarcia per la lunga strada stretta , con una curva a gomito, che Davide è stato abilissimo a superare.

Solamente una volta ritornati sulla strada principale ci siamo accorti che, nel tentativo di fare manovra fra le canne, avevamo divelto la pedalina per salire sul truck dal lato passeggero.

Il gradino in ferro che mi aiutava a salire su HungryWheels era completamente piegato in avanti e, Davide, ha dovuto smontarlo per sicurezza.

Ancora più arrabbiati, sia per il danno , sia per la difficoltà a trovare un posto accettabile per la notte, abbiamo fatto un ulteriore tentativo.

Una decina di chilometri più avanti oltre Solobregna in direzione Malaga, avevamo sostato in un luogo molto carino due anni fa.

Dopo una discesa sterrata con due tornanti si trova un chiringuito sugli scogli, con un piccolo parcheggio, solitamente deserto in inverno perché non di facile accesso.

Giunti fino in fondo cosa troviamo ? …una catena che blocca il parcheggio e due sfasciatissimi camper “secolari” di “alternativi” pankabestia visti i disegni sul camper e un teschio sul cruscotto, in bella mostra.

Due cani sciolti fuori dal veicolo dal quale è uscito un elemento di quelli che non vorresti incontrare di sera, ci hanno fatto passare ogni benché minima intenzione, di rimanere lì , un minuto di più.

Mentre il sole ci aveva già salutato ed il buio azzerava l’azzurro del cielo, noi, sempre più incazzati, non avevamo ancora trovato un posto dove fermarci.

Non ci rimaneva che continuare oltre, nella speranza che, almeno uno dei luoghi che avevamo trovato in passato, potesse rivelarsi ancora accessibile.

Giunti poco prima dì Nernja, un parcheggio a lato strada statale, ma riparato da una grande roccia, era deserto.

Ormai era buio e pioveva fitto: questa location, ci è sembrata adattissima per una notte.

Come ho detto all’inizio, noi non siamo superstiziosi ma, come già ci era successo in passato, anche questa volta, il gatto nero aveva colpito!

Non me ne vogliano i possessori di “piccole pantere”, che fra le altre cose mi piacciono moltissimo, ma non ci capitava una giornata così “nera” da molto tempo.

Prometto pertanto a me stessa che, la prossima volta che un gatto nero mi passerà davanti al truck, io scenderò ad accarezzarlo ma obbligherò mio marito a fare la retromarcia 🙂

Luoghi di interesse: Trevelez: prosciutto. Soportujar: paese delle streghe

Tipo di sosta: in parcheggio lungo la strada riparati dietro roccia No servizi2

Note:

Soportujar. Grotta
Soportujar
Soportujar
Soportujar
Soportujar
Soportujar
Soportujar

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