Data: 9 – 11 ottobre 2021
Luogo di partenza: Alfta
Luoghi intermedi: Nusnus
Luogo di arrivo: Gavle (sosta), Nykoping (sosta), Norrkoping, Lidkoping (sosta) Km percorsi: Km 301+284 + 120
Way points: distilleria :N 60 39.877 E 17 06.083
sosta notte (Gavle): N 60 39.835 E17 05.664
Sosta pranzo: N 60 10.883 E 17 29.199
Sosta notte (Nikoping): N 58 46.449 E 17 01.250
Sosta pranzo : N 58 43.722 E 16 25.968
Parcheggio Norrkoping : N58 35.635 E 16 11.961
Sosta notte (Lidkoping): N 58 24.999 E 15 38.832
Resoconto
La nostra discesa verso sud, continua imperterrita ad un ritmo abbastanza incalzante rispetto a quella che era stata la salita al nord. Ora abbiamo una data prefissata per il rientro e il traghetto per la Germania prenotato pertanto, percorriamo giornalmente molti più chilometri rispetto a prima.
Da Alfta abbiamo raggiunto Nusnus per andare, come previsto, a ritirare il nostro cavallino di legno dipinto a mano che avevamo lasciato nel negozio Grannas, per ultimare le rifiniture e il fissaggio dei colori.
E’ passato un mese da quando abbiamo effettuato la nostra visita presso il laboratorio dei cavallini simbolo della Svezia e fatto un bel video di come vengono realizzati (lo vedrete a breve).
Ritirato il Dalahast (cavallino di legno), eravamo davanti alla scelta se proseguire direttamente a sud, o andare a est, per visitare la città di Gavle che, da quanto avevamo letto dalla guida, sembrava interessante.
Facendo un calcolo dei chilometri, si trattava di una deviazione che richiedeva circa 100 km in più.
Dopo una breve consultazione, siamo ripartiti alla volta di Gavle.
Ci allettava molto la visita alla distilleria di whisky che si trova fuori città.
Una volta giunti presso Mackmyra Whisky, abbiamo visto che c’era il ristorante dove è possibile effettuare degustazioni,
Purtroppo, essendo arrivati alle 18, la distilleria è chiusa ma il ristorante è aperto ed entriamo per dare una occhiata.
L’atmosfera da pub era allettante e ci saremmo anche fermati a cenare ma, era già tutto prenotato e anche i posti per la degustazione, erano esauriti.
D’altra parte, il sabato sera, escono tutti anche in Svezia ! La domenica è tutto chiuso, ci dice la cameriera e quindi non ci rimane che “deglutire” l’acquolina in bocca che ci era venuta !
Ci fermiamo vicino alla distilleria per la notte ed il mattino seguente raggiungiamo il centro di Gavle per visitarla.
Chissà perché, abbiamo la sfortuna o la cattiva programmazione, di arrivare nei centri urbani durante il fine settimana e troviamo sempre negozi e musei chiusi e la città in questione, desolata.
Anche Gavle , non sfugge a quanto sopra e quindi non ci è possibile entrare nel museo Joe Hillgarden, una delle case più antiche appartenuta ad un musicista emigrato in America e poi divenuto un famoso sindacalista, ne visitare il Sverige Jarnvagsmuseet , il museo ferroviario nazionale.
Camminando per le vie della città, incrociamo anche il Sveriges Fangelse museum, il museo delle punizioni con celle sotterranee e strumenti di torture; anche questo, era ovviamente chiuso.
Ci siamo quindi limitati a visitare il quartiere antico di Gamla Gefle, con qualche casa in legno risalente al 1800, scampata miracolosamente al devastante incendio che, nel 1869 rase al suolo la città.
Da Gavle, ci siamo indirizzati a Nikoping, dove abbiamo dormito in periferia.
Era nelle nostre intenzioni andare a visitare il museo dell’aviazione ma, lunedì mattina, abbiamo scoperto con disappunto, che era chiuso ( e che palle !).
Ci siamo quindi spostati in centro, dove abbiamo parcheggiato HungryWheels e ci siamo mossi a piedi, per visitare ciò che rimane del famoso castello della città dove, nel 1317, uno dei tre fratelli che regnavano all’epoca, per guadagnare il potere assoluto, invitò i suoi due fratelli ad un banchetto, rinchiudendoli nella torre e gettando via le chiavi lasciandoli morire di fame.
Non sappiamo se in settimana è possibile accedervi in questo periodo, ma oggi, …..era chiuso.
Abbiamo invece percorso un tratto del sentiero che passa da questa cittadina e che fa parte di un circuito regionale di circa 1000 km. Camminando lungo il corso del fiume è piacevole vedere antiche case in legno colorate e vecchi capannoni industriali riqualificati.
Il nostro itinerario è proseguito, con una tappa per pranzo, lungo la strada in direzione Norrkoping.
Ex città industriale famosa per il settore tessile, da qui , nel XVII secolo arrivavano il 70% delle stoffe per tutto il paese. L’ultima fabbrica chiuse all’inizio degli anni ‘70 ed i capannoni in mattoni rossi vennero convertiti, nel corso dei successivi anni e ancora oggi, in musei, gallerie d’arte e splendidi uffici e loft.
Con un aspetto quasi newyorkese, questa bella città è caratterizzata da una serie di chiuse che creano cascate lungo il corso del fiume che la attraversa. Nel centro, in ogni angolo, si sente un leggero suono di acqua che scorre o scroscia, cadendo nel dislivello inferiore.
In città ci sono un paio di musei interessanti, l’Arbetets ed il Norrkoping Stadsmuseum che documentano la vita quotidiana degli operai del passato ed il passato industriale della città, esponendo macchinari ancora funzionanti. Peccato che il lunedì non sono aperti.
Tornati sul truck, abbiamo proseguito fino a Linkoping, parcheggiandoci per la notte, vicino all’Arena Saab, lo stadio.
Luoghi di interesse: Gavle: distilleria dì whisky (fuori dal centro); centro storico Gamla gefle, (museo sverige Jarnvagsmuseet, sverige fangelse museum, joe hillgarden). Nikoping: museo aviazione, rovine del castello nikopinghus e sormlands museum; sentiero tappa 45 lungo il fiume. Norrkoping: giro in centro x chiuse e canali sul fiume architettura post industriale e musei .
Tipo di sosta: (Gavle) in parcheggio asfalto lato strada fuori città no servizi1; (nikoping): vicino autostrada e cava fuori città no servizi solo centro commerciale 1. (Linkoping): parcheggio Arena a circa 2,5 km dalla cattedrale no servizi 1
Note: visita distilleria durante settimana ore 13,30 il sabato con prenotazione a più orari – domenica chiuso. Possibilità di prova dei liquori . La domenica e il lunedì i musei sono chiusi e la città è morta .








