Data: 15 -16 agosto 2020
Luogo di partenza: Laguna negra
Luoghi intermedi: soria, enciso, arnedillo
Luogo di arrivo: Santa Eulalia
Km percorsi: Km 123
Way points: Soria: N 41 45.168 W 2 27.864
sosta notte (Santa Eulalia): N42 12.696 W2 12.268
Resoconto
Come molti che ci leggono sanno, noi cerchiamo sempre di trovare luoghi per la sosta notturna, tranquilli, isolati e silenziosi , per godere della pace, del silenzio e di quei suoni che, solo nella natura, ti può regalare.
Questa notte, verso le 3, Nikita e Odino, allertati da un rumore inusuale per noi, si sono svegliati ed hanno cominciato a puntare la finestra, per poi cominciare ad abbaiare furiosamente.
Svegliati di soprassalto, abbiamo anche noi sentito il suono di campanacci.
Il truck ondulava leggermente, come se qualcuno stesse tentando di salire sul tetto.
Dopo i primi istanti necessari a far sì che il “neurone” cominciasse a funzionare, scartata l’ipotesi di improbabili ladri che stessero tentando, nel pieno della notte, di entrare dentro al camper dal tetto, abbiamo aperto gli oscuranti delle finestre e abbiamo scoperto che eravamo stati circondati!
Almeno una ventina di mucche di vari colori, notevole stazza e corna considerevoli, si aggiravano intorno ad HungryWheels.
Una di loro ha pensato che la barra para incastro potesse svolgere perfettamente la funzione di “grattino” per la sua schiena e ci si stava sfregando con energia, provocando un discreto moto ondulatorio al mezzo e a noi occupanti.
Dopo qualche minuto, perso l’interesse, le mucche hanno smesso di curiosare intorno a HungryWheels e si sono distribuite sul prato, dove sono rimaste fino a quando, questa mattina, siamo andati via.
Avevamo occupato il loro territorio e avremmo dovuto prevederlo, visto il notevole numero di “boazze” secche presenti sul prato; eravamo noi gli intrusi e quindi abbiamo accettato di buon grado il fatto di venir svegliati, in piena notte poiché, anche questo, fa parte del bello di essere in mezzo alla natura.
Questa mattina, percorsi i chilometri che ci separavano dalla città, dopo aver scattato foto e salutate le mucche, siamo arrivati in tarda mattinata a Soria.
Parcheggiato il truck a circa un chilometro dal centro storico, abbiamo passeggiato fino alla piazza Mayor.
Quello che a noi attira, oltre alla visita di musei e luoghi paesaggisticamente gradevoli, è sicuramente l’aspetto gastronomico; siamo sempre pronti ad assaggiare cibi o bevande tipiche e, a Soria, sembra che il Torrezno , sia il piatto che più la rappresenta.
Vincitore del premio nel 2020, un bar sulla piazza mayor , serviva ai clienti bevande con questa specie di ciambella fritta e noi, incuriositi, abbiamo deciso di provarla.
Trattasi di pancetta con cotenna di maiale che viene cotta al forno nel proprio grasso o fritta a bassa temperatura, per una ora, in padella. Risultato: una “trogoloseria” tossica con milioni di calorie, che punta direttamente al fegato e li, soggiorna per anni!!!
Però con una bella birretta fresca, non è poi così male, anche se Davide ha fatto fatica a digerirla!
Dopo l’aperitivo, ci siamo aggirati per il centro storico, dando una occhiata alla chiesa Santa Maria la Mayor, dall’esterno, perchè era in atto una cerimonia e al palazzo de Los condes Gomara, qualche strada più a nord.
Tornati indietro sui nostri passi, con il truck ci siamo spostati nel parcheggio che si trova a qualche centinaio di metri sulla sponda opposta rispetto al monastero di San Saturio.
Una chiesa costruita abbarbicata sulla roccia, dalla quale si può accedere aggirando il fiume e passando dall’altra parte, tramite un ponte.
Il luogo è molto bello e suggestivo ma, essendo ferragosto, tutto è chiuso.
Essendo metà pomeriggio, abbiamo deciso di intraprendere una strada di montagna che punta verso nord e raggiunge, grazie ad un incantevole percorso paesaggistico, il paese di Enciso.
Questa area era abitata dai dinosauri e, molteplici, sono le testimonianze in merito.
Lungo la strada, cartelli segnalano i luoghi dove è possibile vedere le impronte rimaste indelebili nella roccia ed identificabili grazie a pannelli illustrativi ed alla colorazione delle impronte, per renderle più visibili.
Un interessante museo, illustra la storia dei dinosauri e spiega in maniera esaustiva le caratteristiche della zona.
Proseguito oltre Enciso, abbiamo raggiunto Arnedillo, un villaggio preso d’assalto dai turisti del ferragosto essendo una località termale.
Piscine e grandi pozze nel fiume, sono aperte ai villeggianti che si rinfrescano nelle acque gelide del Rio Duero.
Il piccolo centro del paese dovrebbe essere molto gradevole, a quanto dice la guida ma, nell’impossibilità di trovare un posto libero dove fermarci, proseguiamo oltre alla ricerca di un luogo per la sosta notturna.
Non dobbiamo percorrere molti chilometri prima di trovare un bellissimo ed ampio prato costeggiato dalle acque del fiume, dove anche altri villeggianti hanno pensato di sostare.
Oggi è impossibile trovare di meglio e quindi ci fermiamo.
Il luogo è decisamente gradevole, calmo ed ombreggiato; le altre persone sono tutte molto educate e si stanno godendo la giornata senza fare chiasso . I cani presenti, sono al guinzaglio ed i bambini giocano senza urlare; non c’è musica, e c’è spazio affinché tutti abbiano la loro privacy.
Una volta sopraggiunta la sera, nonostante siano rimasti diversi camper e furgoncini, il silenzio è totale.
Trascorsa una buona nottata, decidiamo di prenderci una giornata di relax e di fermarci qui, per permettere ad Odino di nuotare nella corrente del fiume, legato in sicurezza ad una longhina (nuovo gioco) e a noi di pubblicare i molteplici diari scritti nelle ultime due settimane, grazie alla buona connessione internet.
Luoghi di interesse: Soria:centro storico, cattedrale, ermita de San Saturio; Enciso: centro paleontologico, impronte dinosauri, osservazione rapaci; Arnedillo: centro termale, fiume
Tipo di sosta: selvaggia fra Arnedillo e Santa Eulalia, in piano su erba, vicino fiume possibile bagno 3
Note: la ricetta del Torrezno di Soria si trova in internet.




