Data: 10 -11 agosto 2020
Luogo di partenza: Lago
Luoghi intermedi: Guarda, Ciudad Rodrigo (sosta)
Luogo di arrivo: Salamanca
Km percorsi: Km 109 + 92
Way points: sosta notte (ciudad Rodrigo): N40 35.651 W6 31.237
Area sosta (ciudad Rodrigo): N 40 36.073 W 6 32.137
Sosta notte (Salamanca): N 40 57.553 W5 40.466
Resoconto
Lasciata la nostra sosta preferita in Portogallo, ci siamo diretti a Guarda per fare service e spesa; abbiamo cominciato il nostro spostamento verso la Spagna e, passato il confine, abbiamo guidato fine a Ciudad Rodrigo. Non sapevamo ci fosse una area sosta (non era segnalata nella app che utilizziamo) e quindi, ci siamo trovati un posto in mezzo alla campagna, un pò ai margini della zona storica.
Al mattino del giorno 11, ci siamo spostati più verso il centro e, parcheggiato nell’area sosta, scoperta per caso, ci siamo diretti a piedi verso i punti di interesse.
Il primo incontrato è stata la cattedrale ma, aprendo alle 11,30, non ci è stato possibile visitarla all’interno. Abbiamo continuato quindi a passeggiare nelle strade della cittadina per raggiungere Plaza Mayor.
Di forma allungata e leggermente in pendenza, sulla piazza principale della città, si affacciano bei edifici come il comune o la casa del Marquês de Carralbo.
Un bellissimo edificio che non bisogna perdersi è quello delle poste, ancora utilizzato per questo scopo, ex casa de Los Vazquez.
Un museo che poteva essere qualcosa di decisamente alternativo è quello dell’orinal: una raccolta di pitali e vasi da notte di diverse epoche, provenienti da tutto il mondo, dalle forme e decorazioni differenti.
Avendo tempo, avrei voluto visitarlo ma, volendo arrivare in mattinata a Salamanca, rinunciamo a questa visita particolare.
Percorsa la strada che ci separava da Salamanca, in mezzo a campagna e coltivazioni, parcheggiamo HungryWheels in una area dedicata ai camper, vicino ad uno dei ponti che passano sul fiume e portano alla zona antica monumentale.
Passeggiato i cani nel parcheggio limitrofo al parcheggio, ci mettiamo in moto e, a piedi, raggiungiamo la zona a sud del centro storico.
La prima cosa che colpisce la nostra attenzione è, che tutto il centro è costruito con la pietra arenaria color ocra, dando un senso di ordine urbanistico alla città patrimonio dell’Unesco prevalentemente rinascimentale e plateresco.
La zona dell’università civil è la prima che raggiungiamo e, immediatamente, veniamo catturati dalla facciata dell’ingresso della terza università più antica al mondo (dopo Bologna ed Oxford), per la sua bellezza e per individuare la rana nascosta nella decorazione.
Si dice che, chi riesca ad individuare la minuscola rana scolpita sulla facciata decorata, godrà di ottima fortuna.
Ovviamente è una impresa quasi impossibile se non si sa dove guardare, anche perché, della rana, rimane ben poco.
Dopo aver gironzolato ancora un po’ nel centro storico, passando dalla cattedrale nuova e da quella Vecchia (chiuse) e osservando dall’esterno la casa de Las conchas, dopo aver raggiunto la splendida piazza maggiore, eravamo decisamente stravolti e, cominciavamo a non apprezzare più la bellezza della città .
Abbiamo quindi deciso, senza pranzare, verso le 15, di tornare sul truck e di concederci un paio di ore di riposo.
Alle 17,30 ci siamo rimessi in marcia verso casa Lis, uno splendido palazzo in stile Art Nouveau, con incredibile vetrate decorate e pilasti in ferro come si usava nel movimento artistico denominato Modernismo in Spagna.
All’interno della casa, oltre ad ammirare l’architettura degli ambienti e delle vetrate, è possibile apprezzare tutta una serie di oggetti appartenenti a quel periodo , fra la fine del 1800 e i primi 30 anni del XIX sec.
Mobili dell’epoca, soprammobili in vetro o in ceramica, ventagli e bambole fanno parte delle collezioni esposte.
Terminata questa interessante visita, siamo andati all’università civil per poter visitare le varie aule interne. Soffitti decorati e grandi aule in cui sin dal 1254, gli studenti delle materie principali (teologia, diritto, medicina), si sedevano su panche in legno o approfittavano della magnifica biblioteca , la più antica di Europa, con i suoi 2800 manoscritti, ancora oggi chiusi in grandi scaffali.
Continuando a passeggiare lungo le strade della città, siamo poi tornati verso l’università pontificia e la casa delle conchiglie, che prende appunto questo nome per le decorazioni sulla facciata a forma di conchiglia.
Le due cattedrali le abbiamo trovate ancora chiuse e ci siamo quindi limitati ad apprezzarle solo all’esterno, in tutta la loro magnificenza.
Salamanca esprime tutta la sua magia e vivacità una volta raggiunta la Plaza Mayor.
Una piazza quadrata, costruita con edifici identici in arenaria e balaustre in ferro lungo ogni lato.
Varie porte di accesso si trovano ai vari lati della piazza che è completamente circondata da portici sotto i quali vari esercizi, prevalentemente ristoranti e bar, accolgono i visitatori proponendo menu prelibati e la possibilità di godersi uno spettacolo all’aperto quando, la piazza, si illumina di sera e diventa letteralmente magica.
Anche noi ci siamo fatti cogliere dalla tentazione e ci siamo accomodati in prima fila per gustarci quattro tapas presso il ristorante da Gonzalo.
Solo verso le 22, i lampioni di Plaza Mayor hanno colorato di luce calda l’intera piazza mentre noi, lentamente, ci incamminavamo lungo i vicoli invasi da turisti, verso la nostra casa su ruote.
Luoghi di interesse: Ciudad Rodrigo: cattedrale, Plaza mayor, casa de Los Vasques ( correos), museo del orinal. Salamanca: Plaza Mayor, Universidad civil, cattedrale nuova e vecchia, palazzo de Monterrey, casa de Las conchas, casa Los ( museo art nouveau )
Tipo di sosta: Ciudad Rodrigo sosta selvaggia appena fuori dalla città nei campi no servizi 1. Esiste anche una nuova area sosta con acqua.
Salamanca: nel parcheggio vicino al ponte e distante un chilometro circa dal centro. No servizi su terra 2
Note: –






