Data: 1- 2 agosto 2020
Luogo di partenza: Alange
Luoghi intermedi: Merida
Luogo di arrivo: Embalse Proserpina/ pantano de valdesalor
Km percorsi: Km 31 + 80
Way points: sosta notte (Proserpina):
Parcheggio merida: N38 55.487 W6 21.356
Sosta notte (pantano de valdesalor): N39 21.735 W6 17.937
Resoconto
Questa mattina, diversamente da qualsiasi giorno dell’ultimo mese, Queen ci ha risparmiato la sveglia alle 7, rimanendo quieta, fino alle 9.
Ieri notte, per il caldo, siamo rimasti all’aperto fino alle 2,30 del mattino quindi, poter dormire un po’ di più grazie anche al fatto che non facesse molto caldo, è stato piacevole.
Ovviamente, alzarci alle 9,30 ha compromesso l’intero programma di sfruttare le ore più fresche per le visite e ci siamo ritrovati a girare Merida partendo dalle 12, dopo aver trovato un parcheggio ad un chilometro e mezzo dall’antico acquedotto e dalla chiesa di Santa Eulalia, patrona della città.
Proprio questi due punti di interesse sono stati i primi che abbiamo raggiunto, durante la nostra visita di sabato.
L’acquedotto, si erge maestoso anche se non intatto, in mezzo ad un bel parco che circonda il centro storico di Merida e che continua lungo il letto del fiume Guadiana, che scorre a ovest della città.
La chiesa è intitolata alla giovinetta di 12 anni che candidamente dichiarò ai romani di essere una cristiana e venne, per questo, qui martirizzata, divenendo in seguito la patrona della città.
In questo luogo sacro, abbiamo acquistato i biglietti cumulabili per tutti i monumenti storici ( si possono acquistare in uno qualsiasi dei monumenti inclusi) e, abbiamo visitato la cripta scoprendo che, in origine, la costruzione era una casa romana divenuta in seguito luogo di sepoltura (necropoli) , poi basilica e, per ultimo chiesa della martire.
Testimonianze dei vari cambiamenti di utilizzo dell’edificio sono visibili nei sotterranei della chiesa che, al momento della visita, era chiusa ( apertura ore 17).
Nonostante il caldo superasse i quaranta gradi, abbiamo proseguito la nostra passeggiata raggiungendo un piacevole ristorante, dove abbiamo mangiato quattro buonissime tapas a base di formaggio e carne ed un paio di birre ad un prezzo più che giusto (€24,00 tot).
A poche centinaia di metri dal ristorante Volterra, abbiamo ammirato l’antico arco di trajano e, passati vicino al museo visigoto, senza però visitarlo, ci siamo diretti verso il ponte romano e il quartiere dell’Alcazaba.
Enormi e robuste mura con due grandi archi di entrata, di fronte all’antico ponte e decumano romano, racchiudevano un intero quartiere, di cui rimane il perimetro delle mura ed alcune tracce di case, torri ed una cisterna sotterranea .
Cotti dalla calura, essendo abbastanza distanti da HungryWheels, abbiamo ricominciato a camminare per raggiungerlo verso le 16, 30, per portare fuori i cani,che si sono dimostrati non troppo entusiasti del programma.
L’idea iniziale era quella di uscire nuovamente verso le 18,30, visto che la maggior parte dei monumenti è accessibile fino alle 20,30 ma poi, abbiamo pensato di spostarci per dormire, presso una piccola diga a circa 7 chilometri dalla città, sperando di trovare un po’ di refrigerio rispetto al calore che emanava l’asfalto del parcheggio.
Percorsa la breve distanza che ci separava dal lago artificiale dì Proserpina , ci siamo parcheggiati lungo la strada che lo circumnaviga.
Purtroppo essendo sabato, non siamo gli unici ad aver scelto questo posto per sfuggire alla calura della città.
L’intenzione di far fare il bagno ai cani, è stata rimandata perchè la presenza di altri cani liberi, è quasi certa.
Rimaniamo rintanati nel truck, con l’aria condizionata, a fare un pisolino fino alle 19 mentre, a seguire, ci sediamo fuori dal veicolo ad aspettare l’ora di cena, rimandando al giorno che verrà, la continuazione della scoperta dei segreti di Merida.
Trascorsa una notte fresca, questa mattina ci siamo nuovamente trasferiti in città con il truck e, dal parcheggio, abbiamo usato il quad per muoverci più agiatamente.
Prima tappa di domenica, il quartiere di Moreria , una zona recintata con i resti di strade romane e parti di case, completamente circondati da edifici, adibiti ad uffici nella zona del lungo fiume.
Abbiamo poi proseguito verso il tempio di Diana di cui rimangono diverse colonne ed un museo che spiega l’evoluzione del sito su cui si trova il tempio, dalla sua edificazione ai nostri giorni.
Con il quad, ci siamo spostati verso la zona monumentale del foro e del teatro romano.
Già molti turisti alle 11 del mattino, erano in coda per acquistare i biglietti mentre noi, che avevamo già quelli cumulativi presi ieri, siamo potuti entrare subito.
Aggirandoci fra le rovine sparse in un sito di grande dimensione , ci siamo soffermati ad ammirare ciò che rimane della grande Arena con le sue antiche scalinate smussate dal tempo ed i grandi archi di entrata.
Anche il teatro, con il suo palcoscenico adorno di statue e colonne, è molto imponente e ancora usato per diverse manifestazioni.
Nella stessa zona della città , abbiamo avuto accesso anche alla casa del teatro romano.
Una enorme costruzione con molte stanze e splendidi mosaici sui pavimenti .
Tutta l’area è protetta da impalcature ed un soffitto per evitare che gli agenti atmosferici possano rovinare la bellezza di questi incredibili reperti.
Invece che visitare il museo, che si trova limitrofo al foro romano, abbiamo preferito fare un salto, con il quad, a vedere il luogo dove si trovava il circo .
Una grande area dove spavaldi guerrieri guidavano le bighe trainate da poderosi cavalli, e gareggiavano a rischio della morte, per arrivare primi sul podio e divenire ricchi e famosi.
Rimane una traccia delle grandi scalinate che circondavano il circo, mentre è ancora perfettamente identificabile tutta la zona che veniva utilizzata per le gare.
Comincia a fare caldo e, tornati nella zona monumentale, accediamo al museo che custodisce i reperti trovati nei vari siti da noi visitatati: statue, capitelli, mosaici e oggetti di ferro o porcellane sono esposti in questo grande spazio espositivo open space, a tre livelli.
Ormai “brasati” dal caldo e dalla stanchezza, abbiamo pranzato presso il ristorante Arco a fianco all’arco di Trajano.
Oggi abbiamo assaggiato l’orecchia di maiale servita come una tortilla sottile e croccante, la murcilla , una salsiccia di sanguinaccio, del pollo con mostarda e miele ed una bruschetta di caprino con cipolle caramellate; due birre ed una acqua gassata alla modica cifra di €15,50.
Tornati su HungryWheels, ci siamo messi in marcia verso nord, per avvicinarci alla zona di Casares.
Una ventina di chilometri prima di raggiungere la città, abbiamo trovato il solito laghetto artificiale e abbiamo deciso di fermarci per la notte.
I pelosi si sono subito tuffati in acqua mentre io, non molto convinta dalla colorazione verdognola dell’acqua, ho preferito rinunciare.
Oggi la visita della città ha reso bene poiché siamo riusciti a girare di mattina quando fa meno caldo e ad effettuare lo spostamento di pomeriggio, quando le temperature sono più elevate, ma l’aria condizionata del camion le rende accettabili.
Adesso, sulla riva del lago artificiale, ci stiamo rilassando, dopo aver fatto giocare i cani.
Una altra giornata è praticamente trascorsa, e tante nuove scoperte hanno arricchito il nostro bagaglio culturale, facendoci viaggiare indietro nel tempo , quando i romani dominavano il mondo.
Luoghi di interesse: Alange: terme romane. Merida: ponte romano, Alcazaba, chiesa di Santa Eulalia, acquedotto , arco di trajano, foro e teatro romano, casa del teatro romano, museo nazionale, circo romano, quartiere di moreria , necropoli.
Tipo di sosta: area sosta Proserpina su lago artificiale 7 km nord merida no servizi 3
Sosta notte a sud di caseras su lago artificiale senza servizi ma acqua molto torbida e verde3
Note: la sosta di Proserpina va bene se si ha un veicolo per andare a merida















