Data: 19 luglio 2020
Luogo di partenza: Barragem dos minutos
Luoghi intermedi: cromeleque dos Almendres, Anta grande do zambujeiro
Luogo di arrivo: Evora
Km percorsi: Km 53
Way points: Cromeleque: N38 33.851 W8 03.701
Anta grande do Z.: N38 32.801 W8 00.650
areasosta (Evora): N 38 33.811 W7 54.959
Resoconto
Insperabilmente, la notte è stata fresca, piacevole sin da prima del tramonto e, questa mattina al risveglio, avevamo 16 gradi ! Wow ! Finalmente abbiamo dormito benissimo, senza sudare dopo diversi giorni di caldo decisamente insopportabile!
Invece che recarci direttamente ad Evora, facciamo una deviazione per visitare due siti molto interessanti.
Cromeleque dos Almendre e Anta grande do zambujeiro sono luoghi di antichi rituali.
I primi, risalenti al Neolitico ma probabilmente di epoche differenti, sono un gruppo di pietre gigantesche, poste in forma ovale in mezzo ad una campagna di alberi da sughero.
Una strada sterrata giunge quasi fino al sito.
Il secondo è il dolmen più alto d’Europa e si trova a circa 13 chilometri a sud ovest di Evora: si tratta di sette pietre alte circa sei metri che formano una camera di cinque metri di diametro.
Il tetto costituito da una pietra, è stato rimosso negli anni sessanta e si trova nel museo di Evora.
Dalla collinetta alle spalle è possibile visionare l’interno della camera che è coperto da una tettoia .
Proseguendo nel nostro viaggio arriviamo ad Evora.
Una cittadina che racchiude nel suo centro storico, protetto dalle mura, una miriade di interessanti angoli da scoprire.
Parcheggiato HungryWheels presso l’area sosta municipale gratuita, con servizi, con il quad partiamo alla scoperta della città recandoci presso la chiesa di San Francesco e la cappella delle ossa.
Un biglietto unico permette l’accesso ad entrambe i luoghi sacri.
Mentre la chiesa, in stile gotico manuelino, seppur molto bella, non colpisce in maniera particolare la nostra attenzione, per quanto mi riguarda, sono rimasta basita una volta avuto accesso alla cappella delle ossa.
Una cosa simile, anche se in dimensioni più modeste, l’avevamo già vista a Faro ma, la miriade di ossa, teschi e due scheletri interi, posizionati a mò di decorazione delle pareti, è difficile da immaginare se non vedendole con i propri occhi.
Mentre Davide, schifato è uscito subito, io sono rimasta a fare una foto a 360 gradi per permettere ai miei contatti di fb di avere una idea di come, in epoca antica, alcuni monaci abbiano trovato una soluzione al problema dei cimiteri sovraffollati.
Oltre alla cappella, è possibile visitare il museo di oggetti sacri, cimeli in porcellana con immagini della natalità e presepi, salendo sopra la bella terrazza che si affaccia sulla piazza San Francesco.
Parcheggiato il quad, abbiamo preferito continuare a piedi essendo il centro storico non particolarmente vasto.
Camminando qualche centinaio di metri, abbiamo raggiunto la piazza do Giraldo, la principale della movida di Evora (in tempi no covid), dove tanti bar e negozi aprono i battenti.
Oltre la piazza, camminando per le vie del centro, superati molti altri ristoranti e pub, dove diversi giovani sedevano a prendere da bere, abbiamo preso un cono gelato artigianale.
Raggiunta la zona della Cattedrale, abbiamo scoperto che, la domenica pomeriggio era chiusa e abbiamo proseguito verso il tempio romano.
Una serie di colonne antiche del II sec. si ergono dimenticate dal tempo, davanti alla chiesa di Sao João, una chiesa privata dei duchi di cadaval , del 1485 e alla pousada ex convento dos Loios, entrambi al momento chiusi.
Graziosi piccoli giardini con una bella vista, trovano posto limitrofi alla chiesa e alle torri del palazzo Cadaval.
Nella stessa piazza dell’antico foro, si trova anche il museo di Evora che ospita ancora antichi mobili vescovili ed una galleria di dipinti fiamminghi.
Nei pressi di questa area, parte una via omonima alla casa pintadas, un porticato che racchiude un giardino, sulle cui mura si possono ammirare dipinti risalenti al XVI, con animali di vario tipo.
Per accedere occorre entrare dal forum Eugenio de Almeida, chiuso anch’esso.
Prima di rientrare su HungryWheels , con il quad raggiungiamo l’acquedotto de Aqua de Prata del 1530 che porta acqua alla città e lungo il quale, corre una passeggiata di circa 8,5 chilometri.
Sempre in quad, passiamo davanti alla Università e arriviamo presso largo da porta de Moura , dove si può apprezzare una magnifica Fontana , ora non in uso, di marmo rosa con un enorme globo realizzata nel XVI secolo.
Tutt’intorno alla fontana , la piazzetta e è delimitata da eleganti dimore.
Concludiamo la visita odierna passando dai giardini pubblici e ammirando la spettacolare dimora chiamata Galleia das Damas che risale al quattrocento.
Dopo cena , siamo stati raggiunti da due giovani ragazzi sardi che, da due anni, stanno facendo il dottorato in geologia e lavorano presso un istituto nel centro di Evora.
Dopo averci visto presso la diga il giorno prima che giungessimo in città, hanno fatto ricerche in internet sul nostro truck e, avendoci identificati, ci hanno contattato per conoscerci.
La serata è trascorsa molto piacevolmente, con una birra in mano, discorrendo delle reciproche scelte di vita .
Altri nuovi amici in giro per il mondo con cui rimarremo in contatto!
Luoghi di interesse: Cromeleque e Anta Grande: dolmen e megaliti; Evora: chiesa di San Francesco, cappella delle Ossa, piazza do Giraldo, cattedrale, museo di Evora, Foro Romano, casa pintadas, palazzo Cadaval, chiesa di Sao João, giardini Pubblici, acquedotto, università, largo da porta de Moura.
Tipo di sosta: area sosta con servizi su asfalto in piano 2, un paio di km dal centro. Molti zingari.
Note: ai dolmen si arriva con auto su sterrato ; il centro all’interno delle mura di Evora si può girare a piedi.








The Chapel of Bones looks like a scary film set.
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