Data: 18 luglio 2020
Luogo di partenza: Estremoz
Luoghi intermedi: Evoramonte, Arraiolos,
Luogo di arrivo: Diga Rio Almansor (nord di Evora)
Km percorsi: Km 63
Way points: Evoramonte : N38 46.342 W7 43.055
Arraiolos: N 38 43.607 W7 59.437
sosta notte (diga Rio almansor): N38 39.802 W8 05.727
Resoconto
Sveglia presto e, prima delle 9,30 eravamo già fuori dal truck per andare, a piedi, nella zona del Rossio, un quartiere centrale, poco distante dal luogo dalla nostra sosta.
Il sabato mattina, nella piazza da Repubblica, si svolge il marcato dove è possibile acquistare generi alimentari ma anche tanta cianfrusaglia; si tratta di roba vecchia come oggettistica, mobili, libri, dischi e campanacci per gli animali.
Una grande fontana di forma quadrata con al centro una piccola statua del Nettuno con una falce in mano, occupa un angolo della piazza, lastricata in marmo rosa del Portogallo.
Questa area fra Estremoz e Vila Viçosa , é ricca di cave di marmo nelle varianti rosa, azzurro e bianco .
Il marmo veniva usato moltissimo in passato, sia per le costruzioni, quanto per lastricare le strade.
Scovato il consueto pelourinho, la stele di pietra onnipresente in tutte le città storiche del Portogallo, saliamo verso il castello ed il palazzo reale , ora trasformato in albergo di lusso.
Oltrepassata la porta fra le mura, raggiungiamo la cima della collina e rimaniamo colpiti dalla bellezza degli edifici che si affacciano sulla piccola piazza che offre un panorama incredibile; sotto l’occhio vigile della statua in marmo bianco della regina Isabella alziamo lo sguardo per apprezzare la torre das tres Coronas.
L’albergo ex palazzo reale è chiuso, così come la chiesa ma, anche dall’esterno, la torre das tres Coronas alta 27 metri, ricoperta interamente da marmo rosa, abbaglia per la sua bellezza e domina per la sua imponenza .
Purtroppo il palazzo dos marqueses da Praia e monforte è in ristrutturazione e quindi non ci è possibile accedervi per ammirare le sue stanze adorne di marmi.
Torniamo al truck e ci spostiamo di circa una ventina di chilometri per raggiungere il piccolo villaggio di Evoramonte.
Ancora prima di arrivarci, lungo,la,strada, notiamo immediatamente l’imponente e massiccia fortezza con le sue torri circolari e lo stemma dei Braganza, duchi di questa zona del Portogallo: il nodo simbolo di fedeltà.
L’intero maniero, sembra infiocchettato da questi nodi che si ripropongono su tutte le facciate e su più piani.
Accediamo alla torre del castello pagando un biglietto di 2€ e veniamo immediatamente colpiti dall’ampiezza delle 4 colonne che sostengono la volta del soffitto.
Salendo le scale a chiocciola, scopriamo altri ambienti simili al quello del piano terra, su tre piani ed infine la terrazza dalla quale si può ammirare il panorama sul minuscolo villaggio di Evoramonte e la campagna circostante, piena di alberi da sughero.
Ripartiamo nuovamente per raggiungere, dopo una trentina di chilometri, un’altra piccola perla di questo territorio, Arraiolos , famosa per i suoi splendidi tappeti.
Parcheggiamo a circa 300 metri dalle mura di forma circolare dell’antico castello e, dopo aver pranzato ed atteso che la temperatura esterna non superasse i 42 gradi, verso le 15,30, ci siamo diretti al castello e, oltrepassatolo, siamo scesi nel villaggio.
La piazza principale, con una installazione idrica particolare che crea getti di acqua che sbuffano potenti dal terreno, ospita l’ufficio informazioni e il museo del tappeto portoghese.
Entrati nel museo, è possibile vedere una piccola cappella sotto il pavimento della quale, sono stati trovati gli antichi pozzi di colorazione della lana, usata per creare i tappeti.
Un pavimento trasparente, permette di mostrare al pubblico questo ritrovamento avvenuto solo qualche anno fa.
Aggirandoci per le stanze del museo, abbiamo potuto assistere ad una presentazione video sul tema dei tappeti in Portogallo e, con l’ausilio di strumenti multimediali, scoprire la storia e la tradizione dei tappeti nel mondo.
Il tappeto tipico del Portogallo, è creato con un punto ed una trama abbastanza grossi e solitamente, i temi sono floreali o astratti.
I tappeti esposti nel museo sono antichi e di collezioni private, quindi non ci è stato permesso fotografarli.
Usciti dal museo e riattraversate la piazza, abbiamo percorso la via principale del paese dove si trovano diversi negozi che vendono tappeti oltre a qualche ristorante.
Le abitazioni, con le tegole in terracotta, sono bianche con le finestre tinte di azzurro o di giallo e abbagliano la vista, riflettendo la luce.
Poca gente e pochi turisti in questa cittadina piccola e gradevole.
Tornati su HungryWheels, ci spostiamo di pochi chilometri per raggiungere una diga, a nord ovest di Evora.
Preferiamo sostare vicino a un corso d’acqua che permette di rendere più tollerabili le afose nottate, piuttosto che in una area sosta pavimentata in cemento.
Giunti presso il lago artificiale, Odino e Nikita si lanciano immediatamente a fare un bagno mentre Queen, come sempre, non gradisce bagnarsi e viene indotta a farlo da me che, sollevatala di peso, la mollo in mezzo all’acqua più alta .
Finalmente, verso le 19, la temperatura scende intorno ai 33 gradi e noi ci possiamo rilassare, bevendo una birretta prima di preparare la cena.
Domani si va ad Evora.
Luoghi di interesse: Estremoz: Fontana lago do gadanha, quartiere Rossio, marmo, castello e Potsdam de Santa Isabella . Evoramonte: fortezza e panorami. Arroiolos: tappeti e museo
Tipo di sosta: selvaggia no servizi, a pochi metri da lago artificiale possibile bagno 3
Note:-












