Data:10 -13 luglio 2020
Luogo di partenza: Idalha la Velha
Luoghi intermedi:Idalha a nova, cegonhas, manforte (parco tejo), vila Velha de Rodano
Luogo di arrivo: Povoa Meadas
Km percorsi: Km 177
Way points:Idalha Nova lago: N39 57.210 W7 11.257
Cegonhas: N39 44.328 W7 11.763
Monforte : N39 44.482 W 7 17.712
Sosta pranzo (ponte): N39 44.140 W 7 29.662
Menhir de Patalou: N39 29.103 W7 35.677
Lago di meadas(scarico): N39 29.041 W7 32.701
Menhir da Meada: N39 29.721 W7 26.677
sosta notte (lago meadas): N39 27.848 W7 32.592
Resoconto
…Notte calda e sono sveglio… suonava una vecchia canzone!
Beh la Queen alle 6,30 del mattino, avendo lasciato tutte le finestre aperte a causa del caldo, ha cominciato a berciare .
Alle 7 , ero già in giro per l’antico borgo di Idalha a passeggiare con lei. E’ seguita poi la camminata con Niky e Odino, mentre Davide rimaneva nel letto, a far finta di dormire.
Non ci piace svegliarci presto ma, devo ammettere, che guadagnare ore fresche di luce, al mattino, rende la giornata decisamente più allettante.
Dopo la colazione, alle 9, eravamo già in marcia verso sud, per raggiungere, dopo pochi chilometri, i laghi artificiali di Idalha a Nova.
Una breve sosta per permettere ad Odino di fare qualche tuffo e, dopo aver chiacchierato con due poliziotti della GNR, che hanno chiesto di guardare HungryWheels, siamo ripartiti alla volta del parco del Tejo.
Questa zona non è paesaggisticamente esaltante ma, la strada che corre stretta e morbida fra gli alberi da sughero ed olivo , è comunque molto gradevole.
Questa è una area in cui, gli appassionati di birdwatching, possono scorgere uccelli rari.
Raggiunto il villaggio di Cegonhas, abbiamo proseguito seguendo per Monforte.
Si tratta di villaggi che, forse a causa della calura che oggi ha raggiunto i 40 gradi, sembrano disabitati ed anonimi.
Continuando a seguire il nostro itinerario verso Meadas, ci fermiamo, per il pranzo, nei pressi di un ponte che attraversa il fiume.
Continuando verso sud ovest, raggiungiamo un primo Mehir di roccia, segnalato lungo la strada.
Si tratta del Mehir di Patalou , alto circa un paio di metri, che si erge a simbolo della fertilità in mezzo ad un campo, circondato da mucche, nel quale accediamo tramite un cancello sulla strada.
Continuiamo l’itinerario fino al lago di Meada.
Ci sono alcune possibilità di sosta ma sono già occupate da altre auto.
Un cartello ci lascia intendere che esiste un service per i camper e una area sosta ma noi, procediamo oltre, fino a raggiungere il Menhir di Meada.
Questa stele di pietra di forma fallica, propiziatoria per la fertilità, si erge a circa duecento metri dalla strada, da percorrere a piedi .
Prendiamo i cani con noi , nonostante faccia molto caldo e, solo quando raggiungiamo la stele, ci rendiamo conto che è alta circa 7 metri; si tratta della più alta della penisola.
Scattata qualche foto , rientriamo boccheggianti su HungryWheels, dove l’aria condizionata ci permette di riprenderci.
Per evitare di trascorrere una notte insonne, torniamo verso il lago di Meada e troviamo una stradina sterrata che , a pochi metri, ci porta fino alla riva del lago.
Aperta la porta, Odino si tuffa subito in acqua, seguito da Niky.
Come sempre la Queen che non ama bagnarsi, viene elegantemente costretta ad entrare in acqua al fine di darle un po’ di refrigerio.
Pappa per i pelosi e birretta per noi, come aperitivo, prima di preparare una bella cenetta.
Questa sera barbecue!
Luoghi di interesse: Parco tejo: strada in mezzo a sugheri; Menhir da Meada; lago artificiale di Idalha Nova e di Meada
Tipo di sosta: presso il lago di Meada, selvaggi no servizi ma a 10 metri dall’acqua possibilità bagno 4
Note:la sosta e è possibile anche presso il Wp del lago di Meada dove c’è lo scarico



