Praia Baixinha – Praia do Barranco das Belhaurucas

Data:17-18 gennaio 2020

Luogo di partenza: Praia Baixinha

Luoghi intermedi:

Luogo di arrivo: Praia do Barranco das belharucas (sosta)

Km percorsi: Km 7 + 51 quad

Spesa giornaliera: € 14,20

Way points:sosta notte ( Barranco):N37 05.483 W8 10.981

Praia Santa Eulalia: N37 05.297 W8 12.866

Praia dos Arrifes: N37 04.548 W8 16.692

Praia de Sao Raphael: N37 04.507 W8 16.869

Praia do Castelo: N37 04.410 W8 17.887

Praia do Evaristo: N37 04.435 W8 18.130

Resoconto

Dopo un brevissimo spostamento con il truck, abbiamo percorso una strada sterrata e sabbiosa con diverse fenditure che ci ha condotto nel piccolo parcheggio di una bellissima spiaggia.

Ci siamo avvicinati alla falesia, rispetto al luogo di sosta di ieri, infatti la sabbia è dorata con sfumature rossastre e la montagna ha colori sgargianti che variano fra l’ocra e il rosso mattone .

La formazione rocciosa è forgiata dal vento e dall’acqua tanto da apparire come una scultura .

La spiaggia ha pochi frequentatori ora ma, normalmente, tutte le baie intorno ad Albufeira , in periodo estivo, sono frequentatissime.

Abbiamo approfittato del fatto che in spiaggia non ci fosse gente per portare i pelosi a camminare sulla sabbia, cosa vietata normalmente.

Odino si è potuto sfogare con la sua pallina visto che erano diversi giorni che era costretto a rimanere tranquillo sul truck. Nikita e Queen, come al solito, non hanno camminato a lungo ma si sono sedute sulla sabbia calda a godere della giornata soleggiata.

Dopo aver pranzato, abbiamo preso il quad che ci permette di muoverci molto più agevolmente , e siamo andati alla scoperta della costa.

Albufeira è una città molto movimentata in periodo estivo; piena di ristoranti , bar, negozi di cianfrusaglie;

ci ricorda città come Fuengirola o Torremolinos, sulla costa del sol, piuttosto che la tipica cittadina portoghese, normalmente più tranquilla e forse anche meno curata.

Qui abbiamo ritrovato l’abuso edilizio ma anche, se vogliamo, un po’ più di ordine e pulizia che, nelle cittadine visitate fino ad ora, era mancato.

Con il quad abbiamo potuto gironzolare per le stradine di Albufeira, fino al centro storico, che di storico non ha proprio nulla ma , come il resto del paese, è stato preso d’assalto da insegne al neon e ristoranti di varie provenienze.

Anche ora, in gennaio, c’è abbastanza turismo fatto di anziani tedeschi e inglesi che vengono qui a godersi le miti temperature invernali.

Abbiamo proseguito il nostro tour andando a scoprire le varie baie e calette a ovest della città per circa 15 km in linea d’aria; abbiamo raggiunto diversi luoghi molto suggestivi e sempre caratterizzati da sabbie chiare e colori della falesia brillanti.

La Praia do Castello, con i suoi scogli che si ergono dalle acque del mare e la montagna tutta sagomata fino a creare grandi grotte , ci è apparsa quella più affascinante.

Quando il sole ha cominciato a scendere sull’orizzonte, abbiamo invertito la rotta e siamo tornati al truck per portare fuori a passeggiare i pelosi prima che faccia buio.

Nikita e Queen non hanno voluto prendere in considerazione di passeggiare ma, prese dalla fame, hanno stazionato davanti alla cassa del cibo fino a quando non mi sono decisa a dar loro la pappa; Odino al contrario, ha voluto giocare libero sulla spiaggia e, solo una volta stancatosi, ha deciso che poteva tornare a casa.

Il giorno seguente, sabato, ci risvegliamo con il rumore delle gocce di pioggia che battono sul tetto del truck.

Temporeggiamo a letto fino a quando la Niki comincia a leccarmi tutta la faccia, segno inequivocabile che vuole alzarsi e la Queen, scesa dal divanetto , comincia a sfregarsi sulle pareti e contro l’interruttore, così da accendere e spegnere la luce .

Il cielo è coperto di nuvole che incupiscono il paesaggio, smorzando i colori della falesia.

Mentre siamo lungo la spiaggia a passeggiare i cani per i loro bisogni, comincia nuovamente a piovere e Nikita inizia a trascinarmi verso HungryWheels e a salire la scala , rinunciando anche a cibarsi . La Queen , nota ingorda, invece preferisce bagnarsi, piuttosto che non mangiare.

Odino, il più buffo di tutti, era sulla spiaggia a giocare con la sua pallina che Davide gli lanciava e che lui riportava ma, nel momento in cui la pioggia è aumentata di intensità, ha pensato bene di prendere la pallina in bocca e di mettersi a correre verso HungryWheels, dove ero io , lasciando Davide di stucco, a bagnarsi fradicio sotto la pioggia !

Durante il resto della giornata, ci siamo dedicati a scrivere i resoconto ( ero rimasta decisamente indietro) e ad ordinare le foto in cartelle per il nostro archivio .

Nel pomeriggio, altra passeggiata con i pelosi sulla spiaggia ma sembra che la pioggia aspetti solo la nostra uscita per riproporsi.

Verso le 16,30, Davide ha preso il drone per immortalare la bellezza del paesaggio ma, ancora una volta, proprio mentre stava filmando, ha cominciato a sgocciolare e lui, indispettito, è rientrato nel truck.

Sono le 17 e ci sembra una buona idea farci una spremuta di arance.

Oggi non abbiamo intenzione di muoverci da questo luogo che si è rivelato strategico per noi perché ha solo un accesso alla spiaggia ( dove abbiamo parcheggiato) e ci permette di poter far giocare i cani liberi senza il rischio che ne arrivino altri inattesi.

Luoghi di interesse: spiagge a ovest di Albufeira

Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): sosta notte selvaggia lato spiaggia su sabbia no servizi 3

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