Data: 20 – 23 novembre 2019
Luogo di partenza: Almayate
Luoghi intermedi: –
Luogo di arrivo: Malaga – Benajarafe- Malaga
Km percorsi: Km 35 + 37 + 37
Spesa giornaliera: € 245,93
Way points: sosta notte (Malaga): N36 40.852 W4 26.781
sosta notte (Benajarafe): N36 42.973 W4 10.738
Resoconto
Ho messo insieme il resoconto di questi giorni perché, tralasciando il fatto di aver fatto avanti e indietro da Almayate, l’esperienza interessante che li ha contraddistinti è stata la visita della città di Malaga.
Questa località andalusa, conosciuta forse più come aeroporto d’arrivo per i vacanzieri della costa del sol, che per la sua bellezza, merita sicuramente una visita.
Non distante dalla più tranquilla Torre del Mar, da questo paese Malaga, la si raggiunge in una mezz’ora tramite la strada costiera oppure in una ventina di minuti con L’autostrada e, per quella che è stata la nostra esperienza, possiamo affermare che è una metà interessante e molto gradevole.
Purtroppo il tempo è stato molto piovoso e ci ha costretto a visitare il castello e l’alcazaba sotto l’acqua.
Le foto scattate dei meravigliosi panorami che si godono da entrambe le attrazioni storiche, non sono venute un granché a causa delle nuvole basse ma entrambe le visite sono imperdibili.
Con un biglietto cumulativo, acquistabile indifferentemente in una delle due biglietterie, si può ammirare quella che era la bellissima Alcazaba araba, che si trova proprio in centro città e poi recarsi al castello che, alla prima, era collegato con muri di protezione. Una audio guida aiuta, con preziosi cenni storici, a conoscere meglio questi luoghi e ad apprezzarli nella loro straordinaria importanza.
Passeggiare per il centro pedonale della città, vale il viaggio.
Nonostante siamo in bassa stagione, la cittadina è viva e dinamica ed il centro pedonale, ricco di esercizi commerciali, bar e ristoranti. Luminarie sono già accese, la sera, a ricordare che fra un mese sarà Natale nonostante , sulla costa del sol, a parte in questi giorni che piove, normalmente ci sono temperature primaverili intorno ai 22 gradi.
Dopo la visita del Castello e dell’alcazaba, per rifocillarci e ripararci dalla pioggia, scegliamo di pranzare in uno dei locali storici più importanti del centro cittadino: la botega del pimpi . Si tratta di un locale con molteplici sale dove servono aperitivi, tapas, pranzi e cene complete con pietanze della cucina andalusa o , dove è anche possibile sedersi a bere una coppa di Virgin Malaga o di Moscatel , due vini dolci tipici di Malaga.
Foto di celebrità attaccate alle pareti, botti antiche di vino, banconi affollati di commensali e cibarie e tanti oggetti della tradizione vestono, con allegria, gli ambienti dove turisti e indigeni si fermano a trascorrere piacevolmente un po’ di tempo.
Qualche artista di strada canta per le vie pedonali, rendendo piacevole il girovagare senza meta, nei vicoli addobbati per Natale.
La visita della cattedrale è un’altra tappa obbligata. È necessario un tour di circa cinquanta minuti, con audio guida, per conoscere la storia di tutte le cappelle , del coro e della costruzione del principale edificio religioso della città in perfetto stile barocco rinascimentale.
Almeno un paio d’ore invece, sono indispensabili per apprezzare il museo di Picasso , celebre pittore del XX sec. che nacque a Malaga in una casa, anch’essa divenuta un piccolo museo, che abbiamo tralasciato però di visitare. Molti quadri e sculture del celeberrimo artista sono custodite in questo museo ricavato in una costruzione in stile mudejar a lui dedicato, che ospita anche mostre temporanee. In questa occasione abbiamo potuto vedere anche le opere di Alexander Calder, americano suo contemporaneo messe a confronto con quelle dell’artista spagnolo.
Camminando amabilmente senza una meta precisa nelle strade tortuose ma prive di traffico del centro non abbiamo potuto resistere ad entrare in uno dei negozi che preparano, davanti agli occhi dei turisti, il torrone, sfiziosita’ culinaria molto gradita agli spagnoli: ne siamo usciti con due sacchetti di mandorle tostate salate e un semi di zucca caramellati.
Per la visita di questa cittadina, abbiamo parcheggiato il truck in una ampia spiaggia, vicino alla zona del porto a ovest del centro; nel corso degli ultimi anni, questa zona un tempo molto degradata, è stata indiscutibilmente rivalutata divenendo parte integrante del centro storico.
Avevamo già visitato brevemente Malaga in passato, in occasione di una tappa prima di andare a fare una gara di orientamento in Marocco ma, devo proprio ammettere che, solo ora l’abbiamo riscoperta con crescente interesse come una cittadina piacevole, pulita, piena di vita, ben gestita dove, se vogliamo, l’unico neo è la scarsità di parcheggi.
Non mancheranno altre occasioni per scoprire nuovi segreti di Malaga ma, per il momento, è tutto!
Luoghi di interesse: Malaga, museo Picasso, Cattedrale, castello , Alcazaba
Percorso in sintesi: Strada statale costa
Condizione delle strade: buona
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): Buono
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): Sosta Malaga in parcheggio ampio a ovest della città dopo il porto . No servizi lato spiaggia 2.
Sosta Benajarafe: in parcheggio piccolo lato spiaggia no servizi 2