Playa Granatilla – Capo de Gata

Data: 6 novembre 2019

Luogo di partenza: playa de la granatilla

Luoghi intermedi: cala la isleta

Luogo di arrivo: Cabo de Gata

Km percorsi: Km 98

Spesa giornaliera: € 1,00

Way points: sosta pranzo ( la isleta): N36 48.998 W2 03.044

sosta notte: N36 46.712 W2 14.577

Resoconto

Dopo i consueti riti mattutini ed un volo con il drone per riprendere, con il sole, la spiaggia detta anche playa Jenny, per ricordare la povera ragazza che qui ha perso la vita, ripartiamo alla ricerca di nuovi posti.

Davide, come ogni sera guardando Google Map, ha identificato sterrati che sembrano portare a piccole cale, possibilmente poco turistiche e non facilmente raggiungibili da tutti, per restare un giorno o due su spiagge non visitate prima.

Nel procedere verso sud, abbiamo fatto alcuni tentativi seguendo sterrati che però, si sono rivelati troppo impegnativi per il nostro truck e, non volendo rischiare di fare danni, abbiamo rinunciato a seguirli.

Per pranzo, siamo tornati in una spiaggia molto carina ma anche molto popolare; infatti cala isleta , scoperta lo scorso anno, a sud di Rodalquilar, era affollata da diversi camperisti che, parcheggiati a spina di pesce, si sono stabiliti in questo luogo per trascorrere un po’ di tempo al sole.

Playa isleta, fra le altre cose, è vietata ai cani ed essendo molto frequentata, preferiamo evitare di passeggiare i pelosi qui, davanti a qualche persona che potrebbe avere da ridire.

Subito dopo pranzo, verso le 15, abbiamo ripreso a girare ma, già nel 2015 avevamo vagliato le varie opportunità a sud, prima del capo di Gata e, non volendo ritornare nelle stesse spiagge già visitate fino alla località di San Jose’, abbiamo proseguito oltre, raggiungendo l’area sosta di Capo de Gata, per fare rifornimento acqua.

Questa area sosta gratuita, che si trova proprio sulla spiaggia della zona portuale, è abbastanza affollata: abbiamo contato la presenza di almeno una trentina di “yogurt” di anziani camperisti e tanti cani che si aggirano liberi fra i veicoli, senza contare la numerosa colonia di gatti che approfitta della presenza dei turisti per rifocillarsi, contando sulla loro misericordia.

Fatto il pieno di acqua mentre chiacchieravamo con una coppia italiana di pensionati, poi ci siamo spostati verso la località del faro di Capo de Gata , dove avevamo sostato anche nel 2015.

Una lunga strada diritta segue la spiaggia che porta fino alla montagna dove, percorrendo una quindicina di chilometri in salita, si può raggiungere il faro.

Dal 2015 sono stati fatti miglioramenti a questo litorale protetto come zona parco, che era molto “selvaggio”: un camminamento pedonale in legno, è stato posto lungo la spiaggia per separarla dalla la strada dove procedono le auto , così da proteggere chi desidera fare una passeggiata in riva al mare.

Una chiesa, un gruppo di case e qualche ristorante, ora chiuso, costituiscono il nucleo urbano ai piedi del faro mentre, il vero e proprio centro urbano di Capo de Gata, si trova verso il porto, dove abbiamo fatto service.

Il mare è mosso e, fatto salvo per i soliti pescatori che a me sembra non peschino mai nulla, in giro non c’è gente.

Ci gustiamo il tramonto dal truck, al riparo dall’aria frizzante della sera e…un altro giorno se n’è andato !

A domani.

Luoghi di interesse: Costa

Percorso in sintesi: Strada costiera e sterrati

Condizione delle strade: alcuni sterrati troppo mal ridotti per farli altri buoni

Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): Discreto

Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): Area sosta gratuita con servizi gratis lato spiaggia ma affollata 3. Sosta notte verso il Faro lungo la strada 3

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