Playa Mochuela – Cala de la granatilla ( Mojacar)

Data: 4 – 5 novembre 2019

Luogo di partenza: Playa Mochuela

Luoghi intermedi:

Luogo di arrivo: Cala de la granatilla (sosta)

Km percorsi: Km 43

Spesa giornaliera: € 129,52

Way points: sosta pranzo ( Mojacar): N37 04.777 W 1 51.016

sosta notte (cala granatilla): N37 02.785 W1 51.806

Resoconto

Questa mattina abbiamo mentalmente dato il nostro addio alla meravigliosa spiaggia Mochuela e, dopo la colazione, ci siamo diretti verso sud. Superata Villaricos dove ci siamo fermati per osservare, da vicino, i resti dei forni di una fonderia abbandonata, abbiamo proseguito oltre, superando Vera con le sue case e i suoi supermercati, fino ad arrivare a Mojacar. Questo paesone, decisamente turistico e colonizzato dagli inglesi che sembrano avere il possesso delle coste spagnole, si presenta vivo e dinamico. Molta gente cammina sul lungomare in pantaloncini corti e T-shirt, godendo del sole ancora caldo. Negozi, ristoranti , pub …è tutto aperto e noi optiamo per fermarci davanti all’insegna di un veterinario, per fare l’antirabbica a Queen.

Anche la veterinaria è straniera e, dal nome, presumiamo sia tedesca. Parla un ottimo inglese ovviamente e, seppur di fretta perché deve eseguire un intervento di piorrea urgente, procede a fare la puntura alla nostra pelosa e apporre il timbro sul suo passaporto. Inutile dire che Queen è stata bravissima , come sempre , dal veterinario.

Colgo l’occasione per ricordare a chi viaggia con i cani che, all’estero, è obbligatorio rinnovare l’antirabbica annualmente anche se, in Italia negli ultimi anni, l’antirabbica ha una durata biennale o triennale.

Dopo la puntura, risaliamo sul truck e proseguiamo per qualche chilometro lungo il litorale di Mojacar , fermandoci per pranzare su una spiaggia vicino a un piccolo castello fortezza del XVIII sec. a forma di tronco di piramide.

La spiaggia è cittadina e quindi evitiamo di fermarci per la notte sia a causa dei divieti ( che pochi considerano, in questa stagione), sia per il traffico pedonale e canino dei turisti della zona.

Davide da tempo aveva individuato una spiaggia qualche chilometro oltre, raggiungibile con un lungo sterrato in mezzo alle montagne. Come sempre, ci spingiamo nell’esplorazione e raggiungiamo, verso le 15, una baia tranquilla con l’unica pecca di essere contornata, da entrambi i lati, dalla montagna e quindi di godere del sole solo fino alle ore 16. Decidiamo comunque di fermarci visto anche il vento incessante e, dopo aver giocato con Odino sulla spiaggia e passeggiato con Nikita e Queen, ci ripariamo dall’aria, divenuta fredda, su HungryWheels.

Trascorsa la notte in maniera serena, ci siamo alzati questa mattina verso le 9, anche se la voglia di rimanere sotto le lenzuola era forte. Da un paio di giorni, al mattino, la temperatura non è più caldissima come a metà giornata ma gode della frescura portata dalla notte. Quindi è decisamente piacevole rimanere a letto un po’ più a lungo, ad accarezzare Nikita e Odino che, come noi, si stirano gli arti emettendo simpatici versi di goduria.

Nikita solitamente mi sveglia, prima leccandomi la faccia, e poi pretendendo coccole sulla pancia; se smetto di accarezzarla riprende a leccarmi o, con la sua zampa unghiata, mi graffia la mano raspando per far sì che ricominci a grattarla. Altre volte invece, si mette pancia all’aria, con la bocca aperta come se stesse sorridendo, e le zampe aperte come un polletto e mugugna attirando la mia attenzione.

Odino è più discreto; è raro che si metta a pancia in su ma, allunga gli arti per stirarsi e poi, appena lo guardi, inizia a scodinzolare come un matto, pur tenendo il resto del corpo immobile.

Dopo aver indugiato con i due pelosi nel letto, rivolgo sempre le mie attenzioni a Queen che dorme sul divano. Lei attende paziente che qualcuno vada a salutarla e a grattarle la schiena. Non è solita manifestare grande gioia poiché non scodinzola ( credo abbia la coda rotta perché non la muove mai) e, con le orecchie tagliate corte, non è facile capire i suoi messaggi. È raro anche che Queen ti lecchi quindi, quando con la sua linguetta, ti inumidisce la faccia mentre la baci, andiamo in brodo di giuggiole per la felicità. Solo alcune mattine quando le scappa la pipì, Queen “cade” letteralmente dal divano facendo un gran tonfo e poi comincia a strusciarsi sulle pareti, come farebbe un orsetto contro un albero. Con questo movimento, mentre cammina avanti e indietro, con la schiena e la testa contro la parete alla ricerca di sollievo per il prurito mattutino, incappa sempre negli interruttori e accende e spegne le luci, ad intermittenza.

Questi sono i nostri riti mattutini con i pelosi quando ci alziamo, ai quali segue la passeggiata per i loro bisogni fisiologici e la pappa, momento di gioia incontenibile di Queen.

Solo dopo possiamo far colazione, noi umani.

Dopo questi riti abituali , ogni giornata, si evolve in maniera differente.

Oggi, abbiamo optato di rimanere sulla spiaggia dove siamo arrivati ieri e abbiamo trascorso la giornata leggendo, scrivendo e facendo qualche ripresa con il drone.

Curiosando in giro, abbiamo fatto caso ad una targa sulla parete.

Sapevamo che il sentiero sterrato che abbiamo percorso per arrivare qui non è altro che il letto di un torrente asciutto che si riempie di acqua quando ci sono alluvioni ma, abbiamo scoperto leggendo una targa posta sul lato della montagna che, in questa spiaggia, si è verificata una tragedia il 2/11/2001; una giovane campeggiatrice italiana, di Trieste, con suo marito, è stata colta di sorpresa dalle acque dell’alluvione e ha perso la vita. La targa con foto nome e date della nascita e morte della sfortunata ragazza, riporta anche un monito in tutte le lingue : “se piove, non campeggiare qui. Si muore.” Ritroviamo in internet un articolo di un giornalista spagnolo, scritto il giorno dopo la tragedia e ci rattristiamo per la vita spezzata di una giovane che, probabilmente, voleva solo trascorrere una notte sotto le stelle.

Verso le 16, quando il sole si è nascosto dietro la roccia, torniamo sul truck. Un’altra giornata sta volgendo verso il tramonto, un’altra serata ha inizio e domani si riparte verso nuovi lidi .

Luoghi di interesse: Costa

Percorso in sintesi: Strada costiera

Condizione delle strade: buona

Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): Sufficente

Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): Sosta selvaggia su spiaggia no servizi dopo strada sterrata piana 4

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