Gennaio 2018 – Settembre 2018
Sono passati 4 mesi dal nostro rientro in Italia, e iniziavamo a sentirci un po strozzati dal sistema avevamo bisogno di partire, quindi, decidiamo di andare in Spagna per non pensare a tutti i problemi, con i quali non vi annoieremo, che abbiamo in Italia.
I mesi passano e noi riusciamo a vuotare la mente, pensare a noi stessi, ai nostri cani, e a goderci il nostro tempo.
La Spagna è un paese grandissimo, dal 1561, eccetto che per un breve periodo tra il 1601 e il 1606, la capitale è Madrid, che con più di tre milioni di abitanti (circa sei milioni nell’area metropolitana) è anche la città più popolosa. La lingua ufficiale dello Stato è il castigliano, chiamato comunemente spagnolo. Sono parlati inoltre il catalano e sue varietà (fra cui il valenciano), l’aranese, un dialetto guascone(varietà dell’occitano) in una valle della Catalogna, il galiziano e il basco, che godono tutti di uno status di coufficialità, garantito dalla Costituzione spagnola e dalle legislazioni autonomiche nei rispettivi territori di diffusione. Anche l’asturiano, il leonese e l’aragonese, pur non godendo nelle Asturie, Leon e Aragona di un regime di coufficialità con il castigliano, sono oggetto di una particolare protezione da parte delle autorità locali. Altre lingue parlate nel paese (il portoghese nella regione di Olivenza e in diversi punti confinanti col Portogallo, l’arabo a Ceuta e il berbero a Melilla) non hanno riconoscimento ufficiale.

In alcune fasi importanti della storia europea la Spagna ha detenuto un ruolo significativo, come nel periodo della Reconquista, nel quale i regni delle regioni interne della Penisola iberica hanno progressivamente respinto dal territorio l’occupante arabo che, insediatosi con il califfato e con le successive dinastie, era stato presente in Spagna dall’VIII secolo d.C., sino al definitivo allontanamento nel 1492, a opera di Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia.

Dagli inizi del XVI secolo fino al secondo decennio del XIX secolo circa, la monarchia spagnola è stata a capo di un vasto impero coloniale, che si estendeva in tutti e 5 i continenti. Ridottosi drasticamente in estensione e popolazione, tale impero riuscì tuttavia a sopravvivere fino alla fine del XIX secolo (guerra ispano-americana) e oltre. Tra il 1808 e il 1812 la vittoriosa ribellione del popolo spagnolo contro Giuseppe Bonaparte, che Napoleone aveva insediato sul trono di Spagna per annettersi di fatto anche la penisola iberica, pose le basi per l’avvio della lenta rinascita e modernizzazione della Spagna, processo ultimatosi con l’entrata del Paese nella Comunità europea nel 1986.
Cerchiamo di visitare località poco turistiche e normalmente fuori dalle rotte comuni, ma non disdegnamo i posti famosi come il Caminito del Rey (“Sentiero del re”, in spagnolo). Un percorso costruito lungo le pareti del Desfiladero de los Gaitanes a El Chorro, vicino a Álora (Malaga).
Si tratta di un passaggio pedonale di 3 km con lunghe rampe larghe appena 1 m sospese fino a 100 m di altezza sul fiume, su delle pareti praticamente verticali. Si trovava in condizioni fatiscenti, quasi tutto il percorso privo di balaustre e c’erano dei tratti crollati dove restava solo la trave di supporto. Tutti questi fattori hanno contribuito alla nascita di una leggenda nera in seguito alla morte di alcuni escursionisti che avevano cercato di attraversarlo. Dopo i restauri, è stato aperto il 28 marzo 2015.
Settembre 2018, passammo dalla Unicat, dove lasciammo il nostro HungryWheels per far eseguire alcuni lavoretti e aggiornamenti, affittammo una macchina per rientrare in Italia e…… il resto è storia d’oggi…..