Data: 11 luglio 2018
Luogo di partenza: Grotta de la pileta
Luoghi intermedi: Ronda
Luogo di arrivo: Grazalema
Km percorsi: 58
Spesa giornaliera € 328,00
Way Points:
Grotta de la Pileta: N 36 41,502 W 5 16,034
Ronda: N 36 45,058 W 5 10,258
Grazalema: N 36 45,745 W 5 21,515
Sosta notte (grazalema): N 36 46,092 W 5 22,847
Resoconto:
Ieri sera, verso le 18,30 , siamo arrivati alla grotta della Pileta , e abbiamo scoperto che, la prima visita prevista per questa mattina, era alle 11,30.
Normalmente, è possibile prenotare telefonando e, nel caso ci siano molti turisti, le visite si tengono ogni ora.
Avendo dormito parcheggiati a lato strada dell’ingresso, senza effettuare spostamenti, eravamo già pronti per salire di duecento metri ,tramite scalini e giungere alla caverna , dove abbiamo acquistato i biglietti e, insieme ad altre otto persone, abbiamo cominciato il tour , alla luce di una lanterna ogni due partecipanti, guidati dal pronipote dell’uomo che , nel 1902, scopri la grotta.
Un sito imperdibile! Probabilmente la più bella esperienza, in una grotta , fatta fino ad oggi!
Si tratta ancora di una visita poco turistica , durante la quale , chi ti guida , lo fa con passione spiegando ogni aspetto della grotta e lasciando, ai visitatori, il tempo necessario per apprezzare quanto di favoloso c’è da scoprire.
La cosa più interessante del sito , sono sicuramente le iscrizioni rupestri.
Ce ne sono a centinaia e tutte ben visibili.
Sono di tre epoche diverse, riconoscibili dal colore della pittura ben visibile ( arancio tendente al giallo le più antiche , circa 40.000 anni , poi rosse e infine, le più recenti , di colore nero).
Cavalli, tori, cervi, forme geometriche, probabili calendari , sono i segni facilmente individuabili sulla roccia a meno di un metro di distanza da dove siamo noi, ma riparate da una griglia metallica.
Stalattiti e stalagmiti di varia grandezza, danno forme particolari alle pareti e al soffitto ; in un punto si trova anche una specie di “organo” , così denominato perché , battendo sulle pareti della formazione calcarea , si odono suoni di tamburo di diversi toni. Pare che esista un filmato di Ringo Star che , negli anni 50 , venne a visitare le grotte ed si mise a suonare!
La visita dura più di una ora ed è un avanti e indietro , camminando sulla roccia a tratti scivolosa, reggendosi a corrimano fatti con tubi metallici artigianali.
Invito chi si trovi nei dintorni , a non perdere l’occasione di visitare questo sito prima che, in futuro , diventi troppo turistico.
Trasferitici a Ronda, che dista circa una ventina di chilometri, parcheggiamo il truck all’ingresso della città e, con il quad , andiamo a fare un giro del centro, dove è decisamente complicato trovare un luogo dove lasciare il mezzo.
La cosa che decisamente colpisce della cittadina, è il ponte Nuovo, diventato famoso per un fatto realmente accaduto durante la guerra civile e riportato in un romanzo di Hemingway.
Pare che, da questo ponte, siano stati lanciati prigionieri .
Ronda nasce su una gola profonda e molto stretta , attraversata da un ponte vecchio e dal famoso ponte nuovo , sulla quale sorge un castello arabo visitabile .
In fondo alla gola è possibile fare il bagno nelle acque che scorrono.
In Plaza de Toro, il teatro della corrida, anche usato per manifestazioni musicali, è visitabile pagando un biglietto di ingresso .
La Plaza de Espana, come in tutte le città’, rappresenta il centro, ma qui non è nulla di particolare.
Tornati sul truck, ci spostiamo a Grazalema , uno dei “ pueblos blancos “ tipici di questa area , per essere già in loco , per la visita di domani .
Buona serata.
Luoghi di interesse: Grotta de la Pileta, Ronda: ponte nuovo, ponte vecchio, Plaza de Toros , Grazalema.
Percorso in sintesi: Strade statali
Condizioni strade: Buone
Descrizione sosta: Sosta in area picnic a qualche chilometro dal centro cittadino sulla strada per zahara