Data: 2 -3 maggio 2018
Luogo di partenza: Baeza
Luoghi intermedi: Jaen
Luogo di arrivo: Cazorla
Km percorsi: Km 63 + 101
Spesa giornaliera: € 2,60
Way points: sosta notte (Jaen ): N 37 06,175 W 3 46,589
Sosta notte ( cazorla): N 37 54,645 W 3 00,420
Resoconto
La mattinata del giorno 2, è dedicata alla visita della città di Baeza che , rispetto alla gemella, ci “gusta mucho !”.
Camminando senza pelosi, lungo le vie del centro, torniamo nella zona dell’antica Università, chiusa a fine ottocento , dove è visitabile il chiostro e alcune aule fra cui quella dove insegnò il poeta Machado.
Anche il palazzo Janalquinto, con la facciata più bella della città’, limitrofo all’università, è visitabile: giardini ben curati , al suo interno, regalano un viaggio indietro nel tempo.
La torre de Los aliatares la si incontra appropinquandosi verso il centro e rimane uno dei pochi esempi della dominazione araba, qui a Baeza.
La Cattedrale la osserviamo solo dall’esterno mentre ci avventuriamo nei vicoli stretti e tortuosi, illuminati dalla luce del sole.
Nel pomeriggio, percorso il tratto che separa Baeza da Jaen , posizioniamo HungryWheels in un enorme parcheggio gratuito, a pagamento solo il giovedì, per il mercato o quando c’è qualche spettacolo all’arena.
Oggi , è un pomeriggio caldo e soleggiato e quindi, preso il quad, decidiamo di andare a perlustrare la cittadina, cominciano dal palazzo Villandompardo, nel quartiere della Maddalena.
Questo palazzo, sorse sugli antichi Bagni Arabi che sono visitabili insieme ad una mostra sugli usi e costumi dell’epoca pre industriale.
Sicuramente le vestigia dei bagni arabi, perfettamente restaurate e la visita dell’intero palazzo, con filmati esplicativi sulla storia ed evoluzione urbanistica della cittadina di Jaen, sono incredibilmente interessanti e, non si paga biglietto di ingresso. È possibile salire sulla terrazza del palazzo e godere di una vista sull’area e sul nucleo urbano , per capire ancora meglio come, da piccolo agglomerato romano, durante la dominazione araba, questa città, sia cresciuta e si sia fortificata.
Un illuminante esempio di questi lavori di edificazione , lo si può ritrovare nel castello di Santa Catalina, altro sito da non perdere!
Ci siamo recati sul posto il giorno 2, verso le 19, ma la visita era effettuabile solo fino alle 17,30.
Abbiamo comunque approfittato per percorrere il breve sentiero fino alla enorme croce bianca , che si erge sulla città, a ricordare che , questo luogo, dopo un lungo periodo di dominazione araba, fu conquistato dai cattolici.
Torniamo al castello la mattina del 3 .
Ci siamo alzati prima del solito per poter avere più tempo a disposizione ma, giunti sul posto, che dista un po’ di chilometri dal parcheggio, Davide si è accorto di non aver preso il portafogli e quindi siamo dovuti tornare indietro ! Potevo dormire mezz’ora in più! Cazzzz….
Ad ogni modo, una volta riusciti ad entrare nella fortezza, abbiamo potuto apprezzare come è stata costruita e poi restaurata , girando le varie torri e i sotterranei, destinati ad essere una prigione; fu proprio questo il primo carcere in Spagna dove, nel 1814, furono vietate le torture ed i maltrattamenti ai carcerati che venivano rinchiusi.
Il castello si erge su uno dei punti più alti della città e la vista dalle sue terrazze è veramente mirabile!
Dopo il castello , sempre in quad, poiché le distanze sono notevoli, ci siamo diretti verso la Cattedrale ma, la struttura urbanistica di Jaen, estremamente serrata e chiusa, con strade in salita , scale, e viottoli molto stretti, rende la circolazione dei veicoli alquanto difficoltosa, se non si è pratici del posto.
Rinunciamo alla visita dell’interno della Cattedrale , ammirandone solo la facciata e facciamo una passeggiata nella zona, andando a zonzo senza una meta e arrivando fino al mercato.
Non si tratta di un luogo antico ma, dovendo comperare il pane, questo luogo offre le tutte le varie botteghe a portata di mano. Incuriositi dall’acquisto della signora che ci precedeva, chiediamo esplicazioni in merito ad una tortilla secca . Si tratta di un prodotto casereccio fatto dalla panettiera , senza un nome particolare: olio di oliva e semi di finocchio nell’impatto secco, ma con una spolverata di zucchero sulla superficie che regala, a questo friabile snack , un gusto squisito. Non resistiamo a mangiarcele tutte visto che è ora del pranzo e torniamo nuovamente a ricomprarle !
Rientrati sul truck, partiamo alla volta di Cazorla, un paese alla porta del parco naturale più grande di Spagna.
Per oggi , abbiamo visitato abbastanza e quindi , una volta parcheggiato HW in un grande parking nella parte bassa della città, non distante dal borgo più antico e dalla piazza Santa Maria, rimandiamo il tour a domani.
Luoghi di interesse: Baeza: antica Università, palazzo Janalquinto, torre de Los aliatares , Cattedrale . Jaen: palazzo Villandompardo (bagni arabi) , Cattedrale, Castillo de Santa Catalina.
Percorso in sintesi: Autostrada gratis
Condizione delle strade: buone
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): Buone
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): Parcheggio senza servizi