Cuenca: le case appese e la città incantata – Una

Data: 3 – 5 aprile 2018

Luogo di partenza: Valeria

Luoghi intermedi: Cuenca, ciudad encantada

Luogo di arrivo: Una

Km percorsi: Km 40 + 36

Spesa giornaliera: € 116,66

Way points: sosta notte (Cuenca): N 40 05,105 W 2 07,720

Ciudad encantada: N 40 12,344 W 2 00,346

Sosta notte (Una): N 40 13,601 W 1 58,890

Resoconto

Cuenca, Patrimonio dell’Unesco, è sicuramente una tappa imperdibile di un itinerario nella regione della Mancia.

La città vecchia, incorniciata fra due fiumi, è un meraviglioso parco ricco di pini; un gioiello di architettura con le sue strade in salita, fino a raggiungere la zona del castello, o meglio ciò che rimane di una costruzione di epoca araba , una parte di muro ed un arco , attraverso il quale si giunge in una zona con un grande parcheggio e alcuni ristoranti, dalla quale si gode un bel panorama su alcuni edifici storici della città e sulle montagne con rocce scoscese, dei dintorni.

Oltrepassando l’arco verso valle invece, si raggiunge quella che è la piazza della Cattedrale, che merita una visita . Abbiamo acquistato il biglietto che ci permette di visitare la chiesa con audio guida, e di salire anche nella parte superiore . Il biglietto permette inoltre, l’accesso al museo del tesoro che si trova esterno alla chiesa.

Ci sorprende il numero di cappelle presenti in questo luogo di culto e la ricchezza di fattura e la diversità che le contraddistingue fra loro . La chiesa stessa è stata costruita in epoche diverse, con stili differenti che sono facilmente riconoscibili e ben illustrati, dal percorso indicato dall’audio guida .

Peccato che in questa Cattedrale faccia molto freddo, tanto da avere le panche “riscaldate” per i fedeli.

Il tesoro , custodito fuori della chiesa, in un’apposita costruzione che sembra una cassaforte viste le grosse porte blindate interne, che ricordano quelle delle banche, è costituito da oggetti di culto in oro e argento e anche da arazzi antichi e quadri, fra i quali, alcuni del pittore “El Greco”.

Terminata la visita del museo, ci rechiamo ad osservare quello che, forse, è il simbolo della città: le “case appese” (Cases colgadas) .

Si tratta di case costruite sulla roccia a strapiombo sul dirupo, con magnifici balconi appesi in legno. La zona dalla quale è possibile ammirarle è il ponte in ferro, pedonale , che collega la città antica con l’area esterna, a ridosso del letto del fiume. Lo stesso ponte merita di essere ammirato.

Purtroppo non è facile parcheggiare, neppure il quad, nei dintorni della piazza o delle case appese ma solo nel parcheggio sopra il castello o in parcheggi a pagamento, a valle della Cattedrale.

Invece è disponibile un servizio di autobus o un trenino turistico che ferma in diversi punti strategici della città.

Ci segnalano che merita una visita il mirador presso una gigantesca statua che sorge su una collina di fronte alla città vecchia , che da questo luogo è particolarmente apprezzabile, ma noi non abbiamo avuto modo di andarci.

Anche di sera, Cuenca merita di essere visitata: una strategica illuminazione mette in risalto le forme originali delle pareti rocciose che la circondano e che vengono utilizzate dagli sportivi, come pareti per arrampicate.

Tutta la pineta presente nella zona però è stata presa di mira dalle processionarie, un insetto che distrugge i pini, formando delle “palle di ragnatela” bianca , nelle quali si sviluppa e che prende il nome dal suo modo di avanzare sul terreno, insieme ai suoi simili, in fila indiana, come si fa durante una processione.

Questo insetto, oltre che distruggere gli alberi facendoli seccare, è pericoloso per l’uomo al quale può provocare irritazioni e, anche mortale per i cani, nel caso lo annusassero, leccassero o lo ingoiassero .

Purtroppo questa “piaga” è presente in maniera esponenziale anche presso la “Città Incantata” ( ciudad incantada) , dove ci siamo recati una volta lasciata Cuenca , a una trentina di chilometri di distanza.

Scesi dal truck , guardando a terra, lunghe file di questi insetti camminavano da un albero all’altro o si ammucchiavano, contorcendosi con i loro mille piedi velenosi; grossi cartelli presso l’ingresso del luogo di interesse , avvertivano i turisti del problema e di prestare attenzione.

Per questa ragione i pelosi, che pensavamo di portare con noi, sono dovuti restare al riparo, nel truck.

In questa area cintata , per la quale si paga un biglietto di ingresso di €5 a persona, è possibile ammirare come vento e acqua, hanno lavorato nei secoli, plasmando rocce con diversi strati calcarei e creando, come fa uno scultore, forme particolari che ci ricordavano , usando la fantasia, barche, ponti o animali diversi .

Alcuni film , come per esempio “Conan il Barbaro”, sono stati girati in questa location che riporta il visitatore in un mondo “fantastico” , impossibile da non fotografare.

Il giro ad anello , immersi in una lussureggiante pineta, che si può percorrere in circa una cinquantina di minuti, e’ decisamente piacevole, se si evitano le folle dei fine settimana .

Terminata anche questa escursione, essendo impossibile far uscire i cani dal truck per colpa delle processionarie , che è quasi difficile non calpestare essendo numerosissime, decidiamo di spostarci fino ad una cittadina affacciata su un lago : Una.

Ci parcheggiamo leggermente defilati presso quella che, una volta, era la centrale idroelettrica ma che ora , è in disuso.

È quasi il tramonto e , percorrendo le strade del paesino che costeggiano il laghetto , veniamo colpiti dai colori della roccia che si riflette nelle acque verdastre .

Volendo è possibile percorrere, lungo sentieri sterrati ma perfettamente agibili a piedi, il perimetro del lago ( 9 km) ma decidiamo di rimandare l’impresa a domani, essendo ormai ora di cena.

Nonostante il paese appaia quasi deserto, c’è un piccolo supermarket e diversi hotels/ ristoranti che , in stagione estiva, probabilmente ospitano turisti che fuggono dalla calura delle spiagge, per trovare refrigerio qui , a oltre mille e trecento metri.

Tornati dove abbiamo parcheggiato HungryWheels , ci godiamo una cena nel silenzio della natura, rotto solo dallo scoscio delle acque della cascata, formata dalla chiusa, a pochi passi da noi.

Buona serata.

Luoghi di interesse: Cuenca: centro storico, case appese, Cattedrale . Città Incantata, parco naturalistico. Una , la laguna .

Percorso in sintesi: Strada nazionale

Condizione delle strade: buone

Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): Discrete

Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): Sosta in parcheggio no servizi su fiume ma lontano dal centro

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