Remoulins – Orgnac l’Aven

Data: 16 dicembre 2016
Luogo di partenza: Remoulins ( pont du gard)
Luoghi intermedi: Uzes
Luogo di arrivo: Orgnac l’Aven
Km percorsi: Km 69
Spesa giornaliera: €18,70
Way points: museo du bonbon(haribo): N 43 59,614 E 4 25,287
Uzes: N 44 00,429 E 4 25,061
sosta notte orgnac l’aven: N 44 18,240 E 4 25,982

Resoconto
Un’altra giornata da girovaghi in territorio francese volge al termine.
Siamo giunti, da una mezz’ora, a Orgnac l’Aven dove un’area sosta con servizi, gratuita, ci ospitera’ per la notte. Oggi la temperatura e’ un po’ piu’ fresca, forse anche a causa della pioggia che, ieri sera e questa notte, e’ scesa con una certa insistenza. Fortunatamente nella giornata di oggi, salvo qualche nuvola che ha reso il cielo un po’ grigio, non abbiamo avuto l’inconveniente acqua che, per noi e per i pelosi, rappresenta la peggiore situazione di evento climatico. Visto comunque che oggi, il sole, non era previsto, abbiamo scelto di non percorrere itinerari naturalistici, muovendoci troppo in truck ma di andare a Uzes, la minuscola cittadina che dista una ventina di chilometri da pont du gard e visitare il museo del bon bon Haribo. Tutti conoscono i suoi dolciumi ed, in special modo, gli orsetti gommosi ( produzione 5 milioni al giorno!), le cocacoline con lo zucchero e le rotelle di liquirizia che, per quanto mi riguarda, mi hanno accompagnato per l’intera infanzia ( e non mi abbandonano neppure ora che sono “cresciutella”!). Qui in Francia, dal 1920, avviene l’intera produzione della fabbrica mentre, la logistica, e’ in germania. Visitando il museo abbiamo appreso diverse nozioni interessanti su come vengono prodotti i vari dolcetti e la storia che li ha caratterizzati e, alla fine della visita, non abbiamo potuto resistere a fare acquisti alla boutique, che aveva esposti, a prezzi anche interessanti, la vastissima produzione di bonbon. Sicuramente l’attrazione turistica e’ particolarmente adatta ai bambini, per come e’ strutturata e per i giochi a tema che propone ma, visitarla da soli come e’ accaduto a noi oggi, la rende comunque una meta piacevole ( biglietto ingresso €7 a persona). Terminata la visita, abbiamo proseguito con il truck per un paio di chilometri al fine di avvicinarci al centro della cittadina e , lasciato il mezzo in un parcheggio gratuito a cinquecento metri dal centro, siamo andati a fare una passeggiata per le strette viuzze che caratterizzano l’abitato storico. Il palazzo ducale, e il giardino medievale, mete indicate dalla guida come “carine”, in questo periodo, sono chiuse, quindi ci siamo limitati a sbirciare qua e la, nelle vetrine degli ateliers per artisti. Molti giovani affollavano la piazza principale, mangiando panini presi nei molteplici bar o boulangerie: probabilmente gli studenti arrivano qui da tutti i paesi limitrofi. Non trovando particolari motivi per trattenerci, siamo tornati , per pranzo, al truck e poi ci siamo spostati in direzione nord, verso Barjac. In questo paese era indicata un’area sosta ma sembra non esista piu’ e quindi ci avviciniamo all’attrattiva turistica che visiteremo domani , la citta’ preistorica e le grotte di Orgnac. Lungo la strada , essendo fuori stagione, ci sono un sacco di viuzze di campagna adatte alla sosta, anche notturna. E’ bellissimo girovagare “fuori stagione” in quanto nessuno ha da ridire anche se ti fermi lungo le strade o in luoghi non destinati solitamente ad aree sosta. Diciamo che, pur non raggiungendo il livello di liberta’ che si puo’ avere in paesi come il Marocco, anche qui, quando non ci sono periodi di feste o durante l’estate, c’e’ molto posto e tolleranza da parte della gente. Arrivati alle grotte, scopriamo che sono state chiuse dal 16 novembre fino al 16 dicembre (oggi); ci aspettiamo pertanto, di poterle visitare domani, come da nostro programma. Invece che fermarci nel parcheggio, ci spostiamo due chilometri e mezzo oltre, per approfittare dei servizi dell’area sosta gratuita presente nel paese omonimo delle grotte, cosi’ da poter svuotare le acque grigie e nere e far rifornimento di acqua ( compiamo queste operazioni ogni volta che troviamo i servizi per camper). L’area sosta e’ a fianco ad un parco giochi deserto e si presenta pulita e funzionale anche se non grande. Il paese non offre assolutamente nulla, fatto salvo un piccolo supermercato. Riusciamo a collegarci ad internet grazie ad un ristorante/albergo allocato a pochi metri da noi e quindi, posso permettermi di pubblicare il diario e qualche foto, come di consueto.
Buona serata e continuate a seguire il nostro tour.

Luoghi di interesse: Uzes: museo del bonbon haribo, visita del paese
Percorso in sintesi: strada statale ad981 verso Uzes , a seguire verso nord direzione Barjac.
Condizione delle strade: salvo un breve tratto di sterrato con buche appena fuori da Uzes, tutto asfalto buono
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): sufficiente
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): sosta notte gratis con servizi
Indirizzi utili:

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