Data: 28 dicembre 2015
Luogo di partenza: sosta a barbati
Luoghi intermedi: (quad): ano korakia, agios, aharavi, astrakeri, sidhari, masana,athanasios
Luogo di arrivo: Barbati
Km percorsi: (Quad) km 75
Spesa giornaliera: € 12,70
Way points:
Resoconto
Anche oggi ci attende un giro con il quad. Fatto rifornimento, prima di partire, ci dirigiamo verso nord seguendo un itinerario montano, diverso da quello percorso ieri, per cercare di seguire quante piu’ strade sia possibile ed avere una conoscenza dell’isola, piu’ specifica. Una volta giunti al punto della costa dove ieri abbiamo fatto dietro front, ci siamo fermati in paese per acquistare il pane ed una card internet, cosi’ da averla in caso non dovessimo trovare la connessione gratuita e ne avessimo bisogno. Essendo al consumo, ci connetteremo solo per pubblicare e scaricare le mail , al mattino o alla sera, ma poi rimarremo disconnessi per evitare di consumare subito i giga. Abbiamo poi proseguito il nostro tour, costeggiando il mare, lungo la strada principale, quando possibile, o prendendo delle laterali per giungere alle spiagge di Roda, Astrakeri e Sidhari. Proprio quando ci trovavamo in questa ultima localita’ , prima ancora di entrare in paese, arrivando dalla spiaggia, abbiamo visto che la strada asfaltata era interrotta per qualche decina di metri ed il passaggio era permesso tramite un ponticello pedonale che permetteva di scavalcare il rivolo di acqua dolce che, in questo punto, si immetteva nel mare. Si trattava proprio di acqua a “pelo di ghiaia” , sapete quando i sassolini della spiaggia vengono appena coperti dall’acqua che , per la leggera corrente, li muove, come in una dolce danza , su e giu’.
Beh, qual’e’ il problema? Mica vorremmo tornare indietro e percorrere un paio di chilometri per tornare sulla stessa strada al posto che superare il guado ! Caspita , abbiamo un quad 4×4! Neanche a finire il pensiero nella nostra mente e gia’ eravamo con mezzo pneumatico nella ghiaia del letto del ruscello! Per non sprofondare oltre, Davide ha immediatamente tolto il gas ma, ormai ,eravamo gia’ spiaggiati! Io sono “agevolmente” saltata giu’ dal nostro potente mezzo, con un balzo , sull’arenile , spiaggiandomi a terra come una balenottera incagliata, mentre Davide si sbellicava dalle risate , prima di seguirmi, con migliori risultati. Messosi in mutande, per non bagnare gli indumenti e le scarpe, e’ poi tornato al quad per svolgere il verricello ma , purtroppo, non avevamo nulla a cui agganciarci di fisso ed il tentativo di legare la corda ad un tronco abbandonato sulla spiaggia, si e’ rivelata inefficace . Nel frattempo una coppia e’ sopraggiunta in nostro aiuto ed insieme a loro, abbiamo scavato per bloccare il tronco, anche con il nostro peso ma, nulla! Un vecchietto e’ arrivato con un furgone ed una corda che abbiamo legato al cavo del verricello per permettere, al veicolo, di rimanere sull’asfalto. Il primo tentativo non ha portato frutti, perche’ non avevamo liberato, dalla sabbia, il quad che ormai era quasi del tutto affondato. Una volta recuperata una pala pero’ , siamo riusciti a togliere la sabbia bagnata da sotto le ruote e la parte inferiore del telaio e, trainati dal furgoncino, questa seconda volta, siamo riusciti ad uscire dalle tenaglie del mare! Terminata l’operazione di salvataggio, che aveva movimentato gli abitanti del piccolo paese, dando loro motivo di discussione, almeno per qualche giorno (quegli stupidi italiani che hanno voluto guadare!), ci siamo accorti di avere una gomma a terra, oltre al quad completamente carico di sabbia. Abbiamo pensato si trattasse del fatto che, Davide aveva sgonfiato, forse un po’ troppo, i pneumatici per migliorare l’aderenza sulla sabbia ma, una volta giunti al primo benzinaio, abbiamo fatto la pessima scoperta che , la gomma, non rimaneva gonfia. A tre chilometri , fortunatamente, si trovava un gommista che ci ha dato un responso, ancora peggiore, rispetto all’aspettativa: non e’ la gomma ad essersi bucata ma e’ il cerchio che si e’ rotto ! Probabilmente un sasso , mentre eravamo insabbiati, si e’ incastrato ed ha provocato il danno. Il gommista ci dice che non e’ in grado di fare nulla ma, che a corfu citta’ ,ci possono saldare il cerchio . Ci tocca tornare al truck ,che dista una ventina di chilometri, fermandoci ad ogni benzinaio per rigonfiare la gomma, che man mano si sgonfia formando una pancia terrificante e limitando la mobilita’ dello sterzo , trattandosi della ruota anteriore. Gonfia e rigonfia, pian piano, siamo a casa! Beh e’ stata una giornata “alternativa” ! Come si dice, almeno abbiamo qualcosa da raccontare, no?!
Domani staremo fermi sulla spiaggia di Barbati: vogliamo togliere le gomme e pulirle dalla sabbia e poi dare una occhiata alla frizione del quad che, oggi, ha presentato dei problemi, poiche’ non staccava bene. Poi, andremo a dare una lavata al nostro “tender” : non vogliamo che l’acqua di mare possa arrecargli danno ed arrugginire le parti meccaniche.
Non sono superstiziosa ma, questa mattina, prima che tutto accadesse, un gatto nero ci ha attraversato la strada , prima che passassimo ed io ho pensato: uuuuuuh, chissa’ quanto avrebbero aspettato, a lato strada, visto che non passano molti veicoli , quelli che credono che, un innocuo felino nero, possa arrecare sfortuna, se ti attraversa davanti! Ummm, forse avremmo fatto meglio ad aspettare, anche noi ! Hi hi hi!
Buona serata!
Luoghi di interesse: costa nord
Percorso in sintesi:
Condizione delle strade:
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas):
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping):
Indirizzi utili:
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