Data: 23 luglio 2015
Luogo di partenza: cattedrale di roccia
Luoghi intermedi: barrage Bin el Ouidane, Beni Mellal,Oued Zem,
Luogo di arrivo: vedi wp(sidi azouz)
Km percorsi: km 325
Spesa giornaliera: dh 1455,55= €138,36
Way points: cattedrale di roccia: N 31 59,033 W 6 07,247
panorama diga: N 32 04,944 W 6 20,139
Resoconto
Questa mattina sveglia verso le 7,30: desideriamo sfruttare al massimo le ore fresche per viaggiare e visto che l’andatura si e’ rivelata piuttosto lenta lungo queste strade sterrate, e’ meglio non perdere troppo tempo. Il primo tratto di strada ci fa percorrere sterrato boschivo , a tratti battuto ed in altri malconcio e, nelle prime due ore, facciamo non piu’ di venticinque chilometri. Il panorama e’ bello e la montagna denominata cattedrale di roccia per la sua forma e le sue pareti a picco, famose nel mondo degli scalatori, si rivela imponente. La tappa successiva che ci lascia a bocca aperta per la magnificenza, e’ la diga di Ben el Ouidane . La terra circostante e’ rossissima e verdeggiante e le acque azzurre e verdi del lago, risplendono pulite . La strada gira sulla destra del lago e continua ad essere abbastanza brutta. Ci tocca superare un primo ponte in ferro che oltre ad essere stretto, temiamo non regga il nostro peso ma, essendo corto, rischiamo rassicurati da alcuni operai che sono in giro per i lavori. Poco dopo la strada e’ inesistente e facciamo un piccolo guado per passare sull’altra sponda. Continuando lungo lo sterrato, giunti al termine della diga, troviamo un nuovo disagio che , dapprima sembra insuperabile tanto da temere di dover tornare indietro. Il ponte principale e’ in fase di lavori ed e’ stato messo in uso un piccolo ponte sospeso con un bel cartello di divieto oltre 5 t.Davide scende dal truck e va a vedere in che condizioni si trova il ponte principale dove alcuni operai stanno lavorando. Nel centro e’ stato praticato un taglio orizzontale per manutenzione ai ferri ma, mettendo due piastre sarebbe possibile passare. Gli operai chiedono telefonicamente al direttore che dice di no ma, alla fine dopo qualche urlo e un sorriso, riusciamo a convincerli e, posizionate pesanti piastroni, passiamo agilmente. Dazio da pagare: 3 birrette tedesche belle fresche ( ma i mussulmani non dovrebbero essere astemi?!). Ringraziati gli operai proseguiamo nel tragitto con un caldo torrido oltre i 45 gradi. La strada si fa asfaltata e ci permette di accelerare i tempi. Attraversiamo una zona “stepposa” e pianeggiante caratterizzata dal color ocra della terra e del fieno secco. Abbiamo intenzione di proseguire verso Rabat il piu’ possibile per toglierci da questa zona estremamente calda e poter godere della brezza dell’oceano. Come avrete capito abbiamo abbandonato l’iniziale idea di fare l’entroterra su strade sterrate poiche’ richiederebbe troppo tempo ( non vogliamo passare gli ultimi giorni sempre alla guida) e preferiamo fare la costa con ritmi piu’ blandi. Superata la cittadina di Rommani proseguiamo sulla strada principale optando per un taglio verso est una ventina di chilometri oltre . La deviazione si rivela molto gradevole su strada asfaltata e un paesaggio bucolico circondato da collinette erose e un torrente di acqua in pianura. Ricollegatici ad una strada principale , ci fermiamo poco dopo , a pochi metri da essa ma riparati da un bosco di sughero. Posto ideale per la sosta visto che sono ormai le 19,30. Buona serata !
Luoghi di interesse: cattedrale nella roccia e diga
Percorso in sintesi: R302, R 317, R3213,N1fino a fkih ben salah poi R309 fino a Oued Zem poi R401fino a oltre Rommani. Taglio verso est sulla R4312(asfaltata e bella) fino ad incrociare la R407 verso nord.sosta 15 km circa prima della deviazione per la diga.
Condizione delle strade: primo tratto fino dopo la diga sterrato ma andatura lenta a seguire asfalto in discrete condizioni ( passaggio problematico su un ponte in fase lavori)
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): buona superata la diga
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): sosta selvaggia in strada laterale
Indirizzi utili:
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