Data: 22 marzo 2015
Luogo di partenza: sosta meknes
Luoghi intermedi: volubilis , Moulay Idriss
Luogo di arrivo: –
Km percorsi: –
Spesa giornaliera: dh 831=€78,38
Way points: –
Resoconto
Nuvole , nuvole, nuvole e, a tratti…. pioggia ! Mi sa che i miei suoceri hanno portato il brutto tempo dall’italia !Ma noi non ci facciamo impressionare e , coperti con giacche anti pioggia, questa mattina , abbiamo preso il taxi , un mercedes di quelli della fine degli anni 70 , a nostra disposizione per mezza giornata con meno di €30, e siamo partiti alla volta di Moulay Idriss e Volubilis che distano circa 30 km da Meknes. Durante il tragitto che ha come sfondo una splendida valle verde , ricca di vegetazione e coltivazioni, ha smesso di piovere e quindi abbiamo optato per andare , in primis , a visitare Volubilis , i resti di una antica citta’ romanica che prende il nome da un fiorellino di colore viola, simile ad una campanula. Questa città vantava piu’ di 20000 persone all’epoca dei romani e, ancora oggi, sono ben visibili lo spettacolare arco di trionfo, la strada principale , diversi mosaici , archi e colonne. Il sito merita di essere visitato ma con l’ausilio di una guida che, in un paio di ore, possa illustrare al meglio le caratteristiche e le peculiarita’ delle antiche rovine. A seguito della visita che ci ha riportati indietro nel tempo, ci siamo spostati, sempre con il nostro autista, di pochi chilometri per visitare la citta’ santa di Moulay Idriss , l’unica ad avere un mausoleo di forma rotonda. Anche qui prendiamo una guida che ci porta , in salita, a vedere la citta’ dall’alto, su una delle due colline che costituiscono l’insieme del nucleo urbano che, se visto da lontano, assume la sagoma delle gobbe di un cammello. Dal punto di vista panoramico e’ possibile osservare il mausoleo che ospita la tomba del santo fondatore della citta’ e primo re del Marocco, che ha dato il suo nome al villaggio. Ritornati indietro al parcheggio dove abbiamo lasciato il taxi, siamo andati a gironzolare per le viuzze dove si stava svolgendo un mercato della frutta e della carne . Come sempre, troviamo baracchini che espongono frutta e verdura in bell’ordine e macellai e pollivendoli che espongono i migliori tagli o polli ruspanti in gabbie . Arriviamo fino ad una piazzetta del paese dove si trovano diversi ristoranti e negozi ed intravediamo ,in fondo ad una via, la porta azzurra di uscita del villaggio. Tornando sui nostri passi ci fermiamo al primo baracchino vicino al parcheggio dove avevamo assaggiato una kefta fantastico ( polpette bislunghe di carne macinata di vitello , insaporito con cipolla e spezie leggere). Ordiniamo questa specialita’ che ci viene servita con fette di pomodori e cipolle alla brace ed una insalata marocchina di pomodori e cipolla tagliati fini. Come antipasto vengono sempre portate olive con del pane tipo focaccia , caldo. Il pranzo e’ stato ottimo ed abbondante ( come diceva mio nonno), e gli avanzi, li abbiamo portati su HW. Mentre pranzavamo , un berbero e’ venuto al nostro tavolo portando alcuni fantastici monili fossili, trovati sulle montagne della zona, che mia suocera ha pensato di acquistare per portare dei regalini in Italia . Si tratta di “sassi” che , al loro interno, hanno trattenuto piccoli fossili preistorici che, una volta levigati e lavorati, sono divenuti monili molto preziosi ed originali . Tornati a Meknes con il nostro simpatico e cortesissimo autista, dopo aver preso un the con pasticcini sul truck approfittatndo del fatto che aveva ripreso a piovere, appena abbiamo visto un raggio di sole, siamo usciti per terminare la visita della citta’ , prendendo una carrozzella per girare la parte ” imperiale”. Un ora di tour che ci ha condotto attraverso la porta imperiale piu’ grande del marocco ( Bab-el-Mansour) in questa parte di meknes , dove e’ possibile scoprire il mausoleo di Mounlay Ismail , con la tomba del sultano , che e’ visitabile gratuitamente e gli antichi granai (heri es-Souani) ingresso a pagamento, che fungevano da deposito per cibo di uomini ed animali e, ancora oggi, si mantiene in ottimo stato con le sue spesse e ben areate mura all’interno delle quali, sono visibili le vecchie porte, il bacino per l’acqua e fare fotografie favolose grazie ad una luce calda, che proviene da lampade particolari. A poca distanza dai granai si trova anche un immenso bacino di acqua (bacino di Agdal) , alimentato da un sistema di canali che all’epoca, fungeva da riserva di acqua per i giardini e per le delizie del sultano. Vicino alla porta si trova una grande piazza che fungeva da campo di parata per le guardie del sultano, le cosiddette ” guardie nere” : si trattava di 16000 schiavi importati dall’Africa sud sahariana ai quali venivano fornite donne per procreare figli che, automaticamente divenivano nuove guardie del sultano , accrescendo di numero, il corpo militare. Un giro molto interessante a bordo del calesse trainato da un cavallo di nome Cesar, che, al posto dei ferri agli zoccoli, aveva dei pezzi di copertone di auto , a detta del suo proprietario, per non scivolare : ho provato una profonda pena quando lo ha lanciato al galoppo sull’asfalto, ma anche tenerezza per le noccioline che, gli venivano fornite come premio, ogni volta che facevamo una sosta. Tornati al parcheggio, dietro nostra richiesta, siamo stati accompagnati ad acquistare le babbucce per i miei suoceri dal fratello della nostra guida, cosi’ da avere calzature piu’ comode da mettere e togliere sul truck. Oggi, devo dire , abbiamo trascorso proprio una magnifica giornata: interessante dal punto di vista culturale e piacevole per i luoghi visitati e la gente cortese e cordiale incontrata.
Ceneremo sul truck per concludere in bellezza e ci prepareremo per la partenza di domani verso Fes.
Buon inizio della settimana a tutti!
Luoghi di interesse: volubilis ( citta romana); Moulay Idriss
Percorso in sintesi: strada statale
Condizione delle strade: buone
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): buone
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): possibilita’ di fermarsi in camper nei parcheggi
Indirizzi utili:
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