Sosta a montserrat

Data: 22 gennaio 2015
Luogo di partenza: sosta a Montserrat
Luoghi intermedi: –
Luogo di arrivo: –
Km percorsi: –
Spesa giornaliera: euro 21,50
Way points: –

Resoconto
La temperatura, questa notte, e’ scesa sotto lo zero e, tutto intorno, era brinato; noi, al calduccio nella nostra casina , con il riscaldamento, abbiamo dormito benissimo. Questa mattina, avendo gia’ visistato il monastero ieri, abbiamo preso le cose con calma , nel silenzio di questo luogo semi isolato dove, la prima orda di jappo cinesi , e’ giunta con un pullman , alle dieci. Alle ore 13, si esibisce il coro di Montserrat nella chiesa e , non vogliamo perderlo , ma prima, decidiamo di andare a fare una passeggiata, di quelle indicate ( la piu’ breve!). Cominciamo seguendo le indicazioni e, fin da subito, capisco che piu’ che una passeggiata , si tratta di percorrere una lunghissima serie di scale , scavate nella roccia, che si inerpicano sulla montagna . L’ impresa , per me che soffro un po’ di asma da sforzo e sono assssssolutamente fuori forma, si rivela immediatamente ardua. Cedo i cani a Davide e salgo le scale con il mio ritmo, con brevi soste per riprendere fiato e per non perdere loro tre , che avanzano con piu’ velocita’ . La temperatura esterna e’ decisamente fredda (siamo fra i due e tre gradi) che persistono fino a quando il sole non e’ divenuto piu’ alto. Dopo circa una ora di salita, giungiamo in un punto dove alcune indicazioni segnano che ci vuole ancora un’ altra ora per giungere a San Joan (alla partenza era indicata una ora e quarantacinque minuti) mentre una freccia con il tempo di venti minuti, indica la direzione per tornare verso il monastero. Davide propone di tornare indietro , altrimenti non avremmo il tempo per poter assistere al coro e quindi, cominciamo a seguire il sentiero che ci dovrebbe condurre al monastero, in breve tempo. Dopo pochi metri, notiamo che la boscaglia sta prendendo il sopravvento sul trail segnato : rami rotti, rovi pungenti, sterpaglia disseminata lungo il percorso e i cespugli che stanno crescendo a dismisura. Comincio a lamentarmi per la scelta fatta ma, mio marito, mi ignora apertamente . Giungiamo anche a fare dei passaggi su roccia senza protezione a valle dove potrebbe essere non difficile scivolare, se il sasso fosse bagnato. Ovviamente per lui e i cani, tutto e’ piu’ semplice mentre per me, con il mio equilibrio precario, il percorso sembra la scalata di una montagna e io sono l’antitesi di Mesner. Continuo con le mie “gnole” e propongo di tornare indietro, sul percorso effettuato all’andata, ma vengo addirittura rimproverata. Comincio a supporre che la strada sia errata ma, Davide, mi mostra che ha il sentiero tracciato sul suo App e che manca poco ad arrivare . Io noto che continuiamo ad essere in quota , neanche avessimo variato una curva di livello ma vengo ripetutamente zittita , sentendomi dire che sto esagerando. I panorami intorno a noi sono molto belli , con le montagne dentellate e il monastero visto dall’alto, ma decisamente io non riesco a divertirmi e a gustarmi l’esperienza (io sono un tipo piu’ da infradito sulla spiaggia con un bel cocktail da sorseggiare e con patatine da stuzzicare : odio le passeggiate in montagna !). Noto che ci troviamo alla stessa altezza dell’arrivo della cremagliera, anche se essa si trova abbastanza distante da noi. Ad un certo punto, giungiamo ad una scalinata che , in teoria, doveva scendere al Monastero ma …….un cartello in spagnolo riporta la frase : SERRADO, PROPRIEDAD PRIVAT . Noooooo! Non ci posso credere ! La scala che inizia in quel punto e’ chiusa giu’ , al livello del monastero! Ci tocca tornare indietro! Con mio estremo disappunto ma con maggiore velocita’ e atleticita’ (se posso usare questo termine non pienamente consono alla mia persona), torniamo indietro, fino al punto in cui eravamo arrivati e riprendiamo la scalinata percorsa in precedenza, ma questa volta, in discesa ( pero’ adesso ho il diritto di rompere le scatole liberamente, anche piu’ del solito!). Molto piu’ velocemente di quanto non avessimo fatto in andata, giungiamo alla base e, ci rimane anche il tempo di andare a portare i due pelosi a casa e, cambiate le maglie sudate, recarci nuovamente in chiesa, per il canto , alle ore 13. Arriviamo con un po’ di anticipo e ne approfittiamo per riposare. All’ora prevista, una ventina di ragazzi con le tuniche da chierichetti, appaiono ordinatamente in fila per due , dai piu’ piccoli ai piu’ grandi, e si dispongono dietro l’altare. Con la musica dell’organo, attaccano un canto, con voci soavi , abbastanza complesso ( io mi aspettavo qualcosa tipo “sister act” ) . Dopo due canti, sempre ordinatamente , tornano dietro alla porta dalla quale sono arrivati e, i turisti, per l’ 80% jappo cinesi, cominciano ad abbandonare la chiesa. Anche noi ci dirigiamo verso l’uscita e poi verso HW ma prima, non resistiamo all’acquisto di un formaggio alle erbe, preso in uno dei baracchini che affollano la strada che ci separa dal parcheggio. Pranziamo con una pasta al pesto patate e fagiolini verso le 14,30 ed il resto del pomeriggio, lo dedichiamo al riposo, vista la sfaticata della mattina. Da oggi, la Niky, oltre al suo cappottino mimetico con l’interno rosso in pile, ha adottato anche un cappellino rosso per tenere calde le orecchie che, solitamente, le si congelano. Si tratta di uno di quei scalda collo in pile che si comperano solitamente da decatlon e possono fungere da sciarpa o da cappello, stringendo appositamente un laccetto posizionato da un lato. Pensavamo che la “tatina” se lo levasse con la zampa , come aveva fatto Hogan in precedenza ma, sorprendendoci, ha gradito l’accessorio e lo ha tenuto per il tempo della passeggiata. Anche questa sera , quando li abbiamo riportati fuori, Niky non ha assolutamente tentato di levarselo ma ha apprezzato il tepore che il pile garantiva alle sue sottili orecchie, e si e’ allontanata al guinzaglio, zampettando fiera del suo look! Che cagna ! Troppo fighetta!

Luoghi di interesse: canto nella chiesa , passeggiate
Percorso in sintesi:
Condizione delle strade:
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas):
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping):
Indirizzi utili:

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