Data: 24 marzo 2014
Luogo di partenza: Rissani
Luoghi intermedi: circuito turistico
Luogo di arrivo: wp: N 31 03,576 W 3 58,770
Km percorsi: km 67
Spesa giornaliera: Dh 13 = euro 11,16
Way points: Merzoua : N 31 05,776 W 4 00,779
gasolio: N 31 08,190 W 4 03,115
acqua: N 31 16,264 W 4 14,567
riad : N 31 16,242 W 4 14,504
acqua: N 31 14,400 W 4 13,361
Resoconto
Il luogo scelto per la notte, come sempre, si e’ rivelato tranquillo e silenzioso e nessuno e’ venuto a disturbarci. Questa mattina, verso le dieci siamo ripartiti, in direzione Merzouga. Abbiamo completato il giro del circuito turistico, una strada asfaltata che gira sotto Rissani per qualche chilometro, in mezzo ai palmeti, attraversando un paio di villaggi. Lungo il percorso siamo rimasti colpiti da un riad in ristrutturazione e ci siamo fermati per visitarlo. Presenta alcune parti in buono stato e altre decisamente in disuso, un pozzo, alcune porte tutte intarsiate e alcune stanze finite. Continuato il nostro giro, abbiamo scoperto che la pista che intendevamo prendere, al posto della strada asfaltata, correva , nella parte iniziale, in mezzo a delle case ma, ci sembravano molto ravvicinate e rischiavamo di non riuscire a passare. Abbiamo quindi optato per imboccare la via asfaltata che, in una quarantina di chilometri, ci ha portato a Merzouga. Il paesaggio e’ curioso: sulla destra montagne rocciose scure e, sulla sinistra , in lontananza, si cominciano a vedere, dune gialle di sabbia, alte e ondulate come a contorcersi, in un movimento di danza. Man mano che ci avvicinavamo alla localita’ le dune divenivano decisamente piu’ alte ma dal monitor del gps, sulla foto satellitare, potevamo vedere che l’erg chebbi e’ una area abbastanza piccola, rispetto al deserto a sud di Zagora. Esiste anche una pista che, seguendo il confine con Algeria unisce le due localita’ ma, non avendo notizie in merito a quest’ultima, abbiamo preferito non affrontarla da soli. Giunti a Merzouga abbiamo constatato che si tratta di un villaggio molto turistico: alberghi, camping, ristoranti a iosa e per tutti i gusti. Non c’e’ tantissima affluenza in questo momento ma, abbiamo appena evitato una delle tappe del raid delle gazzelle che si spostava da qui a Zagora. E’ l’ora di pranzo e ci,accostiamo alla sabbia per fermarci e preparare da mangiare. Oggi una pietanza veloce, due uova sbattute con pomodoro, olive piccanti e una pagnotta appena acquistata fresca e fragrante. Macedonia di arance e banane e il solito caffè con la moka. Terminato il pranzo la temperatura esterna e’ troppo elevata e ci dedichiamo a un riposino. Qui, in paese, c’e’ la connessione internet ma allontanandoci viene meno. Verso le 15 , ci spostiamo su una pista battuta che gira intorno alle dune alte e passa fra queste e una montagna nera, di pietra lavica. Circa a meta’ della circumnavigazione del perimetro dell’erg, individuiamo uno spiazzo fra alcune dune piu’ basse dove poter fare campo con il truck per un paio di giorni, usando il quad per gli spostamenti e per giocare sulle dune, dove e’ decisamente impossibile salire con qualsiasi altro mezzo motorizzato. Montiamo il tendalino di HW e sfoderiamo , per la prima volta, la nuova stuoia sulla quale posizioniamo tavolo e sedie. Abbiamo preparato proprio un bel campo e solo più tardi ci renderemo conto che non abbiamo portato neppure una luce da esterno, per illuminare fuori.
Prendiamo il quad e cominciamo a fare dei giri sulle dune. La sabbia e’ diversa rispetto al deserto di Zagora ma la potenza del mezzo ci porta anche sulle dune piu’ alte. Cominciamo a scattare foto, a noi e al paesaggio e dopo una oretta, torniamo alla base. Mi viene in mente di usare il panasonic portatile per sfruttare la connessione guidando il quad , per ritornare verso Merzouga e, di corsa perche’ il sole e’ gia’ tramontato, percorriamo la via per cercare internet. Il segnale pero’ e’ molto debole e non ci consente un buon collegamento per inviare materiale o telefonare . Ritenteremo domani, in mattinata, tornando al villaggio mentre, velocemente, perche’ ormai e’ buio, ripercorriamo la pista a ritroso per ritrovare il truck, senza luce.
Vediamo in lontananza le bande luminose e ci direzioniamo mentre, sulla nostra stessa pista, corrono altri quattro fuoristrada, diretti con i turisti in qualche campo limitrofo. Hogan e Niky ci aspettano piagnucolosi e ci inondano di baci quando gli apriamo la porta. Metto in forno una lasagna per una mezzora e mi dedico al resoconto giornaliero cosi, tanto per ingannare l’attesa ! Buona cena a tutti!
Luoghi di interesse: Merzouga, deserto
Percorso in sintesi: circuito turistico asfaltato nella palmerai seguito da strada asfaltata fino a merzouga. Poi seguire pista che aggira le dune in senso antiorario fino ad arrivare fra la grande duna e la duna nera.
Condizione delle strade: buone
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): nei centri abitati e a merzouga
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): tantissimi a merzouga
Indirizzi utili:
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