Data: 16 marzo 2014
Luogo di partenza: wp: N 29 59,191 W 6 50,517
Luoghi intermedi: –
Luogo di arrivo: wp: N29 54,288 W 6 25,027
Km percorsi: km 60
Spesa giornaliera: 0
Way points: –
Resoconto
Oggi Davide si e’ domandato : “ma non avevano paura dei cani?”…mentre viaggiavamo sulla pista che si inoltra nel deserto pietroso e unisce Foum Zguit a Zagora, anche se presi dall’estasi di questo ambiente misterioso e selvaggio, abbiamo visto in lontananza alcune moto ferme e tre persone, armeggiare intorno ad esse. Preso il cannocchiale, ci siamo accertati che si trattasse di quanto pensavamo e abbiamo deciso di avvicinarci perche’ in questi ambienti , il mutuo soccorso, e’ fondamentale e doveroso. Tre marocchini si stavano adoperando per aggiustare un motorino che presentava qualche problema. Alla nostra domanda se necessitavano di aiuto, ci hanno chiesto un po’ di acqua e qualcosa da mangiare. In un secondo tempo ci hanno chiesto se avevamo della benzina da dargli perche’ temevano di non riuscire a raggiungere il loro villaggio, distante circa 30 km. Quando gli abbiamo dato quanto desideravano, dopo grandi ringraziamenti, pacche sulla spalla e sorrisi, il piu’ smaliziato si e’ presentato come il musciadin di un villaggio, dicendo che gli altri due erano, suo zio e suo nipote. Ovviamente, per ringraziarci dell’aiuto, ci ha invitato a pranzo domani, specificando “tutto gratis”, temendo che noi potessimo pensare ad un invito di un commerciante. Per spiegarci dove si trova il suo villaggio, questo che dovrebbe essere uno dei “pastori” della religione mussulmana, e’ salito sul camion e ci ha mostrato sulla cartina nello schermo, il luogo esatto del suo villaggio, assolutamente non spaventato da Hogan e Niky che, curiosi, gli si avvicinavano per leccarlo, ma accarezzandoli confidenzialmente. E allora torniamo a domandarci :” ma non avevano paura dei cani….per loro,non erano animali impuri?”. Boh non ci capisco piu’ nulla ma, anche Jamal, la guida delle cascate di Setti Fatma, ci aveva confessato che la maggior parte dei mussulmani marocchini, beve alcool e si comportano , come li definisco io, da mussulmani moderni.
Non possiamo essere che felici del fatto che ci sia questa “apertura ” nei confronti della religione e questo cambiamento, ci confermano, sta avvenendo grazie al re che dal 1999, ha succeduto il padre il quale, suo opposto, era un regnante despota, tradizionalista e molto rigido.
Tornando al racconto della giornata, si potrebbero scrivere pagine e pagine per cercare di descrivere la magnifica sensazione di liberta’ che, a noi, regala il deserto. La prima parte della pista, ad dir il vero, a causa dei sassetti e del fondo molto duro, non e’ particolarmente gradevole per le sospensioni del truck che, fortunatamente lavorano in maniera egregia, smorzando gli urti e gli effetti negativi sulle nostre schiene. Ma la sensazione di immensita’ data dal non avere nulla intorno, e’ unica! Quando poi, la pista sassosa lascia il posto ad una spianata enorme,per darvi una idea,liscia come una pista di pattinaggio sul ghiaccio, grande a perdita d’occhio, dove il piede, come fosse divenuto piu’ pesante, puo’ affondare sul pedale dell’acceleratore e il veicolo, vola sospeso e leggero, dimenticandosi delle sue 12 tonnellate…beh, solo chi ama la guida in off-road, puo’ capire, esattamente, quello che ho provato ! Fantastico, …..indimenticabile, ……cosi’ eccitante da urlare per liberare emozioni represse e provare quegli attimi che io definisco, di assoluta felicita’.
Intorno al truck, come in un miraggio, ecco l’alone delle montagne, da una parte e il movimento ondoso delle dune di sabbia, dall’altra. Ci fermiamo per immortalare, in alcune riprese video, questa sensazione. Non puo’ essere lo stesso che viverle ma tentiamo di riportare una visione di cio’ che ci sta intorno.
Sono solo le quattro del pomeriggio quando decidiamo di fermarci, dirigendoci piu’ vicini alle prime dune di sabbia ma non troppo distanti dal villaggio dove, domani ci recheremo per il pranzo. E’ l’ora del the pomeridiano con qualche biscottino acquistato ieri in una pasticceria….”The nel deserto”… Mi viene in mente il titolo di questo film che non ricordo di aver visto. Seduti sulle nostre sedie da campo, con un tavolino improvvisato, creato poggiando il tagliere sulla scaletta, ci godiamo l’aroma della menta fresca messa nella bevanda calda. I nostri cani si adagiano mollemente sulla sabbia, vicino a noi, nella speranza di fare anche loro, merenda. Improvvisamente un uccello che sembra una rondine, comincia a volare intorno a HW, stuzzicando i cani, come ad invitarli a prenderla. Inizialmente il suo volo sembra casuale ma poi, gira che ti rigira, sembra proprio che la rondine inviti Hogan e Niky a rincorrerla. Gli vola rasente e, quando Niky raccoglie la sfida, cominciando a seguirla, sembra proprio stia giocando con lei. Hogan, ben presto, si stanca e si sdraia mentre, sua sorella, non demorde e insiste nella vana speranza di catturare l’uccello, come riesce a fare con le mosche che le danno noia, inghiottendole, una volta catturate. Dopo circa 5 o 6 minuti di corse intorno al truck, la rondine si allontana lasciando il mio cane assolutamente spompato, con la lingua fuori, per la folle corsa. Inusuale questo connubio tra animali cosi’ diversi ma qui, in un ambiente cosi’ affascinante, anche il mondo animale partecipa a rendere, tutto, piu’ incredibile.
Davide prende il quad e gioca un po’ sulle dune mentre io termino questo resoconto, prima di dargli il cambio ! Divertiamoci un po’…oggi e’ domenica !
Ps: qui non c’e’ internet quindi, leggerete il resoconto, quando lo ritroveremo .
Luoghi di interesse: deserto
Percorso in sintesi: pista nel deserto inizialmente pietroso fino a giungere in un bacino piatto duro
Condizione delle strade: la prima parte pietrosa e tulle ondule andatura media 30 km/h a seguire piatto duro, andatura media 60 km/h.
Stazioni di servizio (carburante, acqua, gas): –
Reperibilita’ servizi (bar, ristoranti, camping): –
Indirizzi utili: –
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